UIL FPL VENEZIA

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Si ricorda che:

✔️per il recupero del debito formativo pregresso dei trienni 2014-2016 e 2017-2019,

✔️per i professionisti che abbiano conseguito crediti in eccedenza nel triennio 2017-2019 e ne abbiano carenza nel triennio 2014-2016 l’operazione di spostamento sarà effettuata d’ufficio dal CoGeAPS,

✔️per i professionisti che abbiano compiuto il settantesimo anno di età il CoGeAPS riconoscerà in automatico l’esenzione dall’obbligo ECM, fermo restando l’obbligo del singolo professionista di comunicare l’esercizio non saltuario dell’attività professionale tramite il portale,

la segnalazione di partecipazioni non trasmesse dai Provider e ancora mancanti sul portarle CoGeAPS può essere effettuato, dai professionisti sanitari, solo una volta decorso il termine di 90 giorni dalla data di fine evento pianificata dal Provider.

Per conoscere i corsi organizzati in FAD dalla UIL FPL

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E’ proseguita, nella giornata di ieri, la trattativa per il rinnovo del CCNL sanità pubblica.

Il confronto si è incentrato sull’analisi della parte del testo inerente il rapporto di lavoro, in particolare abbiamo affrontato i capitoli del contratto che trattano di permessi, assenze e congedi, mobilità, formazione, alcune tipologie flessibili del rapporto di lavoro; la discussione continua a registrare alcuni avanzamenti, la cui portata andrà però valutata più complessivamente una volta che entreremo di nuovo nella discussione sugli aspetti economici del contratto e sulle ricadute che questi avranno su incarichi, differenziali economici (lo strumento che sostituirà le fasce) ed indennità.

Per quanto riguarda la parte normativa restano ancora da affrontare gli articoli relativi al lavoro agile e lavoro a distanza nonché le responsabilità disciplinari, articoli ad oggi mai discussi. Resta inoltre ancora non conclusa tutta la discussione che riguarda gli articoli con ricadute economiche. A questo proposito vale la pena sottolineare come, affinché il negoziato possa entrare in una fase stringente che consenta di fare valutazioni conclusive, manchi ancora l’emanazione da parte del Comitato di Settore delle Regioni dell’Atto di Indirizzo Integrativo, che è elemento indispensabile per disporre anche dell’ultima parte di risorse dedicate al contratto, in particolare una quota pari allo 0,22% del monte salari 2018 dedicato al finanziamento dei fondi e una quota pari allo 0,55% dello stesso monte salari, destinata al finanziamento del nuovo sistema di classificazione, risorse che risultano essere indispensabili per poter fare entrare la trattativa in una fase decisiva.

Al termine della riunione sono stati fissati due ulteriori incontri per le giornate del 1 e 8 giugno. Vi terremo informati sugli sviluppi della trattativa

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Venezia, 10 maggio 2022 – “Come Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl abbiamo sospeso lo stato di agitazione del personale dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali in considerazione della disponibilità dell’Amministrazione a discutere, in tre tavoli di trattativa, la delibera che prevede la possibilità che i nidi vengano privatizzati” dichiarano Daniele Giordano (Cgil) Armando Genovese (Cisl) Mario Ragno (Uil).

A questo scopo sono state già fissate tre date per i prossimi 19 maggio, 25 maggio e il 30 maggio in cui verrà affrontato il tema delle scuole e il loro futuro.

Come organizzazioni sindacali abbiamo sempre detto che eravamo disponibili a discutere e lo dimostra quanto avvenuto oggi, dove senza pregiudiziali abbiamo affrontato il tavolo in Prefettura nel solo interesse di salvaguardare le scuole comunali.

Come organizzazioni sindacali ci siederemo per trovare le soluzioni, convinti che si possa continuare a garantire un servizio di altissima qualità nelle scuole comunali e che il percorso di privatizzazione non sia nell’interesse delle famiglie e dei bambini.

Come più volte abbiamo detto servono investimenti chiari in questo settore, anche per fare nuova progettazione e per offrire maggiori servizi alle famiglie sia sul versante del personale comunale che di quello Ames.

È del tutto evidente che abbiamo proposto un tempo molto ristretto di trattativa perché entro il 1 di giugno vanno date certezze alle lavoratrici e alle famiglie su cosa le attende il prossimo anno scolastico.
Non ci interessa in questo momento fare polemiche con la Giunta o rispondere alle accuse lette sui giornali, ma solo ribadire che noi vogliamo un accordo di salvaguardia delle scuole e del personale e lavoreremo per questo dato che l’alternativa non potrà che essere uno scontro duro e generale.

Da parte nostra – concludono i sindacalisti – lavoriamo con la massima responsabilità e con la massima attenzione perchè la scuola comunale è un patrimonio inestimabile che va tutelato in tutti i modi.

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Mestre, 7 maggio 2022 – Si è svolta questa mattina in Piazza Ferretto a Mestre, l’assemblea organizzata dai sindacati di categoria di Uil, Cgil e Cisl per protestare contro la privatizzazione di alcuni asili nido del Comune, secondo atto delle iniziative messe in campo  dai sindacati di categoria.

L’assemblea pubblica, aperta a tutta la popolazione, è stata molto partecipata da Cittadini e Lavoratori, ed ha visto gli interventi, oltre che dei sindacalisti delle diverse sigle, anche dell’ex-assessora Annamaria Miraglia, che ha fatto un excursus sulla sua esperienza di più di 10 anni fa, dove sono sempre stati difesi questi servizi, fiore all’occhiello del Comune, dal Consigliere Comunale del PD Avv. Monica Sambo, e da alcuni genitori.

Molto accorato l’intervento di Roberta Berton, Delegata UIL FPL ed Educatrice presso il Nido Sole del Lido di Venezia, che ha emozionato la platea.

“La scelta è esclusivamente politica e dettata solamente da motivazioni economiche – esordisce Roberta Bertonaltro che fornire un servizio maggiormente di qualità attraverso l’inglese o l’istruzione digitale. Siamo tutti capaci di insegnare Jingle Bells o Happy Birthday ai bambini, ed è assolutamente antieducativo mettere in mano ad un bambino di 2-3 anni, un tablet! E’ vergognoso che proprio in queste settimane – prosegue la delegata – vengano sistemate tutte le magagne che esistono nei nidi, che aggiustino le maniglie rotte, sistemati i pavimenti, e quant’altro solamente perchè deve essere appaltato un servizio con le strutture a norma.”

Ancora più preoccupante la situazione del personale di Ames.

“Da anni ad agosto resteremo senza stipendio e quest’anno il rischio è di restare senza lavoro – afferma Greta Fontana Collaboratrice della Segreteria UIL FPL – questa giunta sta tagliando posti di lavoro e vuole mandare a casa il personale, che difficilmente potrà essere ricollocato sul mercato del lavoro. E’ indiscutibile la professionalità dei cuochi di Ames, che propongono menù particolari per i bambini provenienti da diverse culture. Questa Amministrazione rifiuta il confronto perchè non ha alcuna argomentazione tecnica e scientifica che possa sostenere tale scelta.”

Infine l’intervento di Lorena Carraro, educatrice e rappresentante Uil Fpl che ha proposto a tutte le educatrici nei vari asili di fare attività analoghe a quelle previste nel capitolato d’appalto, attraverso immagini trasmesse con videoproiettori, senza l’assurdo utilizzo di tablet e strumentazione informatica, oltre che avviare ulteriori progetti di inserimento della lingua inglese, con l’utilizzo di risorse interne. I risultati, ne siamo sicuri, sarebbero migliori.

La protesta PROSEGUE e non finisce qui.

Clicca qui per vedere il video della giornata di protesta.

A breve le immagini della manifestazione sulla nostra pagina dedicata https://www.uilfplvenezia.it/photogallery/.

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Mira, 6 maggio – Si è celebrato oggi presso l’Hotel Villa Franceschi di Mira Porte il 6° Congresso delle UIL FPL di Venezia che ha confermato Francesco Menegazzi alla guida del Sindacato di Categoria.

La relazione introduttiva, il cui testo completo potete trovare cliccando qui, ha approfondito vari aspetti, in particolar modo la questione dei contratti, soffermandosi sulla disamina della situazione nel contesto del nostro territorio.

“Non è semplice celebrare un evento in questo scenario dove a poco meno di 2000 chilometri si sta consumando una guerra dall’evoluzione imprevedibile – ha esordito il neo Segretario – i cui effetti li stiamo appena percependo. La pandemia che ancora stiamo vivendo ha lasciato strascichi importanti in tutti gli ambiti del nostro quotidiano, ma anche nei settori lavorativi e produttivi di nostra competenza, nulla sarà più come prima.”

Poi un’analisi del contesto paese, sottolineando il bisogno di sicurezza del cittadino a tutti i livelli, sanitario, sociale ed economico oltre che politico, che comporta la necessità di avere uno Stato più vicino al Cittadino. Quindi una disamina sui contratti del settore, tutti in fase di rinnovo in ritardo pesante, sia quelli del Pubblico (Sanità ed Enti Locali) che del Privato o del Terzo Settore, basti pensare che il contratto Anaste è fermo dal 2009!

Nella relazione, un invito all’unità sindacale, ma nel rispetto delle opinioni di tutti, per evitare il proliferare di sindacati autonomi che cavalcano l’onda del corporativismo.

Poi la relazione è proseguita nella disamina della situazione di Enti Locali, Sanità e Terzo Settore, focalizzandosi sul conflitto con il Comune di Venezia che prosegue nell’assurda politica di esternalizzazione dei servizi, ma anche ricordando la vertenza in atto in questi giorni con la Cooperativa Kos Care che vuole subappaltare i servizi i di cucina e pulizie proponendo un contratto peggiorativo ai 30 Lavoratori coinvolti. E sulle Ipab.

“E’ scandaloso che la Regione Veneto debba ancora avviare la riforma delle Ipab – prosegue il Segretario nella relazione – nel Congresso di quattro anni fa avevamo affermato che eravamo già in ritardo, non dobbiamo perdere ulteriore tempo.”

Molta la preoccupazione in merito alla carenza di personale sanitario, il rischio reale è di far implodere un sistema che finora ha retto in modo dignitoso, non garantendo più servizi di qualità.

“La carenza di infermieri e medici è spaventosa e non si riesce a garantire il turn-over nemmeno assumendo personale proveniente dall’estero, ma riguarda anche tanti altri professionisti sanitari – sottolinea Menegazzi – alcuni Ospedali Privati come il San Camillo hanno ridotto i posti letto perchè non riescono rispettare i contingenti minimi previsti. Va bene aumentare il numero degli studenti per i Corsi di laurea in Infermieristica di Mestre e Portogruaro, così come istituire nuovi Corsi di Laurea per altro personale sanitario, ma ricordiamo che ci vogliono 3 anni per completare il percorso di studi.”

Quindi le conclusioni.

Il nostro sindacato è in salute, ma abbiamo ancora molte cose da fare. Dobbiamo utilizzare meglio i canali comunicativi di oggi, ma soprattutto dobbiamo continuare ad ascoltare e restare vicino ai Lavoratori, accompagnandoli in questo continuo processo di cambiamento. Dobbiamo alzare il nostro livello di competenza, conoscere i contratti in ogni dettaglio e rendere più proficuo e continuo il rapporto con gli Ordini Professionali. Ma soprattutto continuare a trasmettere i nostri valori fondanti di solidarietà, democrazia, uguaglianza e giustizia.”

Presenti al Congresso il Segretario Nazionale UIL FPL Michelangelo Librandi e il Segretario Organizzativo Daniele Ilari, il Segretario Confederale UIL  Veneto Igor Bonatesta, oltre al Segretario Regionale UIL FPL Veneto Mario Ragno oltre a numerosi ospiti che hanno portato i loro saluti, a cominciare dal Sindaco di Mira Marco Dori, il Direttore Generale dell’ASL 3 Serenissima Edgardo Contato, il Presidente di IPAV Luigi Polesel e il Presidente  del CSA Casson di Chioggia Antonio Rizzato. e il vice Presidente della Cooperativa Socio Culturale Stefano Parolini. Gradita ospite anche la Presidente dell’OPI di Venezia Marina Bottacin.

Dopo una intensa e interessante giornata di lavori, con un dibattito tra i delegati che si è protratto per tutta la giornata, è stato confermata  in toto l’attuale Segreteria, composta da

  • Francesco Menegazzi come Segretario Generale con delega alla Sanità
  • Nerio Veronese Segretario Organizzativo
  • Mario Ragno Segretario con delega agli Enti Locali
  • Giovanni Zennaro Segretario con delega alle IPAB
  • Federica Bonaldo Segretaria con delega al Terzo Settore

Inoltre Franco Spanio nel ruolo di Tesoriere.

A supporto della Segreteria, Greta Fontana e Stefano Boscolo Agostini.

Per leggere la relazione del segretario e vedere le immagini dell’evento, clicca qui sulla pagina dedicata.

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Roma, 28 aprile 2022 – La Corte costituzionale ha posto un punto fermo sulla annosa e controversa questione del doppio cognome del padre e della madre per i figli e le figlie all’atto della registrazione di nascita o di adozione. Nonostante numerosi interventi già fatti a vari livelli di giudizio, nel corso di trent’anni di battaglie di livello anche Europeo e nazionale, il nostro parlamento non era riuscito a legiferare, continuando a perpetrare una tradizione di matrice patriarcale che molti altri paesi, anche latini come il nostro, è stata superata da tempo.

Come sempre una legge ingiusta, che rimane immutata per l’inerzia di parlamento e legislatori, viene cambiata dalle sentenze; in molti casi questo succede proprio a leggi che riguardano istanze femminili, che continuano ad essere  Considerate “di serie B “Dal momento della pubblicazione della sentenza, il doppio cognome sarà automatico, senza la necessità di ulteriori passaggi legislativi.

Questi i punti salienti della sentenza che la Corte costituzionale ha licenziato il 27 aprile:

  • all’atto della registrazione della nascita non sarà più posto automaticamente e obbligatoriamente il solo cognome del padre al bimbo o alla bimba, che saranno dunque registrati/e con quello di entrambi i genitori.
  • i genitori, di comune accordo, potranno decidere in quale ordine porli nella registrazione anagrafica. Sempre con accordo tra genitori, potrà essere registrato uno solo dei due cognomi, anche solo quello della madre, oppure uno ciascuno a scelta se, come nel caso di genitori latini, ce ne sarebbero troppi.

Anche questo passaggio non necessita di ulteriori interventi legislativi. Se però non c’è accordo tra coniugi, sarà il giudice a deliberare, nel senso indicato dalla Corte costituzionale.

La legge dovrà quindi solo dare indicazioni sul come gestire in automatico o con quali procedure, i cognomi che, ad esempio per nipoti e pronipoti, potrebbero sommarsi in maniera esponenziale. È stata una lunga battaglia fatta dalle donne per il riconoscimento della propria identità all’interno di un sistema legislativo, politico e familiare che non riesce ad adeguarsi davvero ad una nuova realtà, in cui le donne sono protagoniste e a pieno titolo rivendicano piena parità ed uguaglianza tra donne e uomini.

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È di questi giorni la decisione unilaterale di KOS CARE, cooperativa lombarda proprietaria delle Residenze Anni Azzurri di Quarto d’Altino e Favaro Veneto, di voler trasferire il personale di cucine e pulizia ad altra azienda dello stesso gruppo.

“Una scelta che determinerà il peggioramento delle condizioni di circa 250 Lavoratrici e Lavoratrici addetti alle pulizie e cucine – dichiara Greta Fontana della Segreteria UIL FPL insieme a Chiara Cavatorti FP CGIL e Paolo Lubiato CISL FP – 30 dei quali in servizio nelle due residenze veneziane di Favaro e Quarto d’Altino. L’obiettivo è semplicemente quello di risparmiare e aumentare i profitti sulla testa di personale che già beneficia di un contratto penalizzante.”

La preoccupazione è che questo sia il primo passo per avviare una pesante riorganizzazione aziendale che potrebbe coinvolgere anche infermieri e operatori sociosanitari, qualifiche già carenti nelle 2 strutture del nostro territorio che nel corso di questi anni sono stati in prima linea durante tutto il periodo di pandemia nel lavoro quotidiano di cura e di assistenza verso gli anziani.

Già la scelta di applicare il Contratto ANASTE, scaduto più di 10 anni fa, è svilente e penalizzante per il personale, ma decidere di peggiorare ulteriormente le condizioni economiche dei lavoratori avrà un effetto devastante sulla tenuta delle strutture.

Serve un intervento della Regione Veneto e una vigilanza da parte dell’Azienda Sanitaria nei confronti di coloro che operano nel campo delle RSA e di Kos Care in particolare, affinché non prevalga la logica del profitto a scapito dei diritti dei lavoratori e della cura gli anziani.

La mobilitazione prosegue.

Ecco gli articoli apparsi sulla stampa locale:

 

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Quest’anno la Festa del 1° maggio, dopo i limiti dovuta alla pandemia degli ultimi 2 anni, si terrà in modo un pò insolito, attraverso una Tavola Rotonda che vedrà come ospite la Segretaria Nazionale UIL Ivana Veronese oltre ad altri componenti delle diverse segreterie regionali e provinciali e della società civile.

Siamo tutti invitati.

Primo maggio VE

 

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Mestre, 12 aprile 2022 – Grande partecipazione oggi al Parco di San Giuliano per protestare contro la delibera che prevede l’esternalizzazione dei Nidi comunali che il Comune di Venezia sta avviando a macchia di leopardo nel territorio.

Oltre 250 dipendenti, ma anche un gruppo di genitori, erano presenti per capire quale sia la ratio che spinge l’Amministrazione Comunale a svendere un servizio di qualità, riconosciuto tra i migliori d’Italia.

Sul palco improvvisato si sono alternati i Segretari di UIL, CGIL e CISL che hanno fortemente attaccato quest’Amministrazione che sta mettendo davanti il profitto economico alla qualità dei servizi.

“Un’idea scellerata e pericolosa – esordisce Mario Ragno Segretario Regionale UIL FPL Venetoche mette a rischio anche posti di lavoro. In 4 anni non è stato fatto alcun investimento per i Servizi Educativi, da sempre il fiore all’occhiello delle precedenti Amministrazioni, riducendo, accorpando e mai investendo.”

Poi l’intervento dei delegati e del personale.

“Allucinante come si venda fumo ai cittadini, la privatizzazione del Millecolori di qualche mese fa è stata un flop gigantesco – incalza Roberta Berton Delegata UIL FPL e neo eletta in RSU – futuristici progetti di informatica o lingue che si sono rilevati poco fondati, tant’è che si continuano a fare le normali attività che si svolgono in ogni nido comunale” 

Infine è stata la volta della Rappresentante del Personale di AMES.

“Vivo questa situazione con moltissima preoccupazione – afferma Greta Fontana Collaboratore di Segreteria UIL FPL Venezia –  per le mie colleghe di AMES il reale rischio è di rimanere senza lavoro! E’ una scelta inconcepibile e scellerata, che evidenzia la poca sensibilità che quest’Amministrazione ha nei confronti di coloro che hanno supportato i servizi da anni e con professionalità. Sottolineo, per coloro che non lo sapessero, che ai dipendenti di AMES non viene pagata la mensilità di agosto, essendo quel mese i nidi chiusi”.

Dopo gli interventi dei delegati, il corteo improvvisato si è spostato presso la sede dei Servizi Educativi, proprio presso l’Ufficio della Dirigente, Ing Grandese, la quale, nonostante le richieste, ha deciso di NON presentarsi per confrontarsi con i Lavoratori.

La lotta continua e a breve verranno avviate tutte le iniziative conseguenti, iniziando dall’avvio dello stato di agitazione che costringerà il Comune di Venezia a costituirsi presso la Prefettura. Ipotizzabile fin d’ora, un nuovo sciopero generale dei Servizi Educativi.

Clicca qui per vedere l’intervento di Roberta Berton Delegata UIL FPL Comune di Venezia.

Clicca qui per vedere l’intervento di Greta Fontana, Collaboratore della Segreteria UIL FPL Venezia.

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