UIL FPL VENEZIA

NEWS

21Gen2019

Cgil, Cisl, Uil valutano positivamente il percorso di mobilitazione svoltosi negli scorsi mesi a sostegno della piattaforma unitaria. Il consenso delle decine di migliaia di lavoratori, pensionati e giovani alle proposte di Cgil, Cisl, Uil, emerso in occasione delle centinaia di assemblee organizzate su tutto il territorio nazionale, è stato pressoché unanime ed ha rappresentato un primo importante momento di confronto e discussione delle proposte sindacali con i lavoratori e i pensionati italiani sul documento consegnato nello scorso mese di dicembre al Presidente del Consiglio che si era impegnato a dare continuità al confronto, mai avvenuto, su alcuni capitoli indicati dal Sindacato.

La legge di bilancio, appena approvata, ha lasciato irrisolte molte questioni fondamentali per lo sviluppo del Paese, a partire dai temi del lavoro, delle pensioni, del fisco, degli investimenti per le infrastrutture, delle politiche per i giovani, per le donne e per il Mezzogiorno. Temi sui quali Cgil, Cisl e Uil hanno avanzato indicazioni e proposte credibili e realizzabili che non hanno trovato riscontro nella legge di stabilità avanzata dal Governo.

Pertanto,  per sostenere le proposte unitarie contenute nella piattaforma sottoposta ai lavoratori da Cgil, Cisl, Uil, per cambiare le scelte dell’Esecutivo e per aprire un confronto serio e di merito, Cgil, Cisl, Uil organizzeranno una grande manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma sabato 9 febbraio.

(Fonte sito UIL FPL Nazionale)

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La UIL FPL Venezia organizza un pullman che partirà da Mestre la notte di VENERDI’ 8 FEBBRAIO per arrivare in mattinata a Roma. Dopo la manifestazione, i partecipanti saranno alloggiati in un albergo di Roma, con spese a carico dell’organizzazione. Il rientro è previsto in serata per il giorno successivo.

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14Gen2019

Dichiarazione di Laura Pulcini – Responsabile del Coordinamento Pari Opportunità e Politiche di Genere della UIL

Ancora una volta le «riforme» del sistema pensionistico penalizzano in maniera grave e indiscriminata le donne.

La mancata valorizzazione del lavoro di maternità e cura, le dimissioni dopo il parto, rendono sostanzialmente impossibile il raggiungimento di quota 100 per le donne; esse, infatti, particolarmente nel settore privato, versano mediamente 25,5 anni di contributi contro i 38,8 dei colleghi maschi. Le donne raggiungerebbero, quindi, la mitologica quota 100 a 74,5 anni, per avere, inoltre, un trattamento previdenziale più contenuto a causa del gender pay gap che caratterizza tutta la loro vita lavorativa.

Nel settore pubblico, caratterizzato da una forte presenza di lavoro femminile, è gravissimo l´impatto del differimento del pagamento del tfs che può arrivare anche a sette anni dal pensionamento. Le donne alla viglia della pensione molto spesso sono sole perché vedove o single. E’ inaccettabile che debbano attendere tempi infiniti per avere dei denari che, giova sempre ricordarlo, sono di loro proprietà e non del datore di lavoro, sia esso pubblico o privato.

Continuano a non esserci misure che valorizzino il lavoro di cura e la maternità; la proroga di «opzione donna» è incompleta non essendoci alcuna specifica riguardante la maturazione dei 35 anni di contributi.

Il governo del cambiamento sembra non andare verso nuovi «binari» per quel che riguarda le tematiche di genere.

Il Coordinamento Pari Opportunità e Politiche di Genere della UIL chiede con forza una maggiore considerazione del lavoro delle donne e azioni concrete volte a eliminare il gender pay gap e il gender pension gap.

E’ una battaglia di equità, ma anche e soprattutto di civiltà.

 

Roma, 10 gennaio 2019

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7Gen2019

Nel biennio 2019-2020 le Ulss, le aziende ospedaliere e l’Istituto oncologico del Veneto potranno contare su finanziamenti complessivi per l’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) pari a 16 miliardi 410 milioni 308 mila 544 euro, dei quali 8 miliardi 200 milioni 316 mila 772 euro nel 2019 e 8 miliardi 209 milioni 991 mila 772 euro nel 2020.

Le cifre, passibili di qualche aggiustamento quando sarà approvato il riparto del Fondo sanitario nazionale, sono contenute nella delibera con cui oggi la giunta regionale, su relazione del presidente Luca Zaia, ha dato il via libera alla suddivisione dei fondi, inviando l’atto al Consiglio regionale per l’espressione del previsto parere.

Il riparto per la gestione della sanità veneta è suddiviso in alcuni ambiti specifici: la quota pro capite assegnata alle singole Ulss per assistito, pari a 7 miliardi 619 milioni 498 mila 683 euro sia nel 2019 che nel 2020; i rinnovi contrattuali 2018-2019 per il personale, con 103 milioni 351 mila 558 euro, e quelli 2019-2020 con 111 milioni 519 mila 125 euro; i finanziamenti a funzione (Pronto soccorso, Suem 118, distribuzione diretta dei farmaci, Rems di Nogara, Rete Oncologica Veneta, fibrosi cistica, didattica e privati accreditati) pari a 302 milioni 577 mila 533 euro per il 2019 e a 302 milioni 438 mila 031 euro per il 2020; specificità territoriale di alcune Ullss con 54 milioni nel 2019 e altri 54 nel 2020; ulteriori risorse per gli investimenti e a supporto dell’equilibrio finanziario da assegnare con successivi provvedimenti, pari a 100 milioni 338 mila 772 euro nel 2019 e altrettanti nel 2020.

“Abbiamo riservato particolare attenzione – aggiunge Zaia – anche a tutto il nostro personale, inserendo il necessario per coprire tutti gli aumenti contrattuali sia del triennio precedente che del 2019-2020. Un bel segnale a lavoratori che se lo meritano e contribuiscono ogni giorno all’eccellenza della nostra sanità. Inoltre, fatto significativo, in questo modo le aziende non dovranno preoccuparsi di fare economie per trovare le risorse da dedicare al personale, rivolgendole invece agli investimenti, come le nuove tecnologie e i farmaci innovativi”.

Nel riparto sono stati inseriti 108 milioni nel biennio per la specificità territoriale, dei quali 32 milioni ciascuna alle Ullss 1 Dolomiti, 3 Serenissima e 5 Polesana; 12 milioni sono andati all’Ulss 7 Pedemontana.

(Fonte: Regione Veneto).

allegato1615352

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24Dic2018

Si è svolto lo scorso 19 dicembre, il consueto tavolo di confronto con la Regione per l’analisi dell’andamento dei corsi per Operatori Socio Sanitari del secondo ciclo formativo 2018 di cui alla DGR 688/2017.

“La situazione si presenta piuttosto critica se non drammatica per il futuro – afferma Francesco Menegazzi Segretario Regionale UIL FPL Veneto e delegato dell’organizzazione al tavolo – visto il mancato avvio di 5 corsi previsti in tutto il territorio regionale, sia per il mondo della sanità, ma anche per quello delle IPAB e delle cooperative nel Terzo Settore che erogano servizi per assistenza domiciliare, assistenza scolastici e tanti altri servizi dedicati al cittadino”.

“A nostro avviso se non verranno prese le misure necessarie per un importante contenimento dei costi di iscrizione – prosegue Menegazzi – la situazione non potrà che peggiorare, creando un importante problema occupazione poiché il numero degli Operatori Socio Sanitari formati risulterà insufficiente al fabbisogno dell’assistenza da erogare nel territorio”.

Presenti al tavolo anche Piero Polo, Maria Cristina Rosa e Marco Scianna.

In allegato:

181219 UIL Regione – cabina di regia OSS dic 18

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19Dic2018

Mercoledì 19 dicembre a Roma si è svolto l’incontro tra le OO.SS UIL FPL, CGIL FP, CISL FP e l’associazione ANFFAS per il proseguimento della trattativa del Contratto Collettivo ANFFAS relativo al triennio 2017-2019.

L’accordo prevede incrementi, a regime, di 75,00 € sul C2, riparametrati per tutte le altre categorie e posizioni economiche, il che corrisponde a un incremento percentuale del 5,35%. Le decorrenze degli aumenti sono 1/01/19, 1/08/19 e 1/12/19.

A questo si aggiunge una una-tantum per la frase pregressa 2014/16, pari a 450,00 € complessivi sul C2, riparametrati per tutte le altre categorie e posizioni economiche, che saranno erogati in un massimo di tre rate, entro il 30 dicembre 2019, salvo diverse intese in sede locale.

Tra gli elementi che maggiormente valorizzano il nuovo testo contrattuale, citiamo la trasformazione dell’indennità per la reperibilità con obbligo di residenza nella struttura da 75 € mensili a 30 € per ogni turno, oltre alla normale retribuzione, il miglioramento della fruibilità dei permessi per la formazione e l’attivazione di una commissione paritetica che lavori per l’avvio, entro la vigenza contrattuale, della previdenza complementare, riconoscimento dei tempi di vestizione.

Ora l’ipotesi di accordo dovrà essere sottoposta alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori, da completarsi entro il 24 gennaio 2019: a tal proposito, vi alleghiamo il verbale per le assemblee.

Vi alleghiamo anche il testo dell’ipotesi di accordo.

CCNL ANFASS ipotesi accordo

CCNL ANFASS verbale pre intesa

 

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16Dic2018

Chiusa la questione sulle progressioni orizzontali con l’accordo del 9 ottobre scorso che, RICORDIAMO, non abbiamo firmato insieme all’FSI, e psuedolegittimato dalla assemblee farsa delle scorse settimane, sono riprese lunedì 11 dicembre le trattative con l’Amministrazione dell’ULSS 4 dove si è discusso di corresponsione delle indennità di turno, incarichi di funzione, mensa e formazione.

“Sulle indennità abbiamo chiesto di ritornare alla precedente modalità – dice Francesco Menegazzi Segretario Provinciale – poiché il CCNL non vieta che possano essere applicate le condizioni di miglior favore, speriamo di definire tutto nel prossimo incontro. Così come ci auguriamo di chiudere anche l’applicazione del nuovo impianto sugli incarichi di funzione, anche se riteniamo sia necessario modificare alcuni aspetti del regolamento”

“Siamo riusciti ad apportare alcune modifiche sul regolamento della mensa – aggiunge Oreste Montagner, componente UIL in RSU – garantendone l’utilizzo anche al personale turnista che era stato inizialmente escluso”.

Presenti al tavolo all’incontro anche Giovanna Zorzetto e Carla Castelletto, delegate aziendali della UIL.

Clicca qui per scaricare il comunicato.

Comunicato UIL 10-2018 ULSS4

 

Ricordiamo che nelle prossime settimane sono in distribuzione l’agendina e il gadget di fine anno a tutti i nostri iscritti. Auguriamo a Voi tutti e alle Vostre famiglie i migliori auguri di buone festività e di uno splendido 2019.

 

 

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13Dic2018

Dopo circa 5 ore di trattativa, ma dopo ben 3 mesi di discussione, è stato siglato il 13 dicembre, l’accordo sulle progressioni orizzontali per l’anno 2018 e sugli incarichi di funzione che recepisce le norme introdotte dal nuovo contratto della sanità.

“Un ottima sintesi tra le proposte delle Organizzazioni Sindacali e le richieste dell’Amministrazione – afferma Francesco Menegazzi Segretario Provinciale UIL FPL – siamo riusciti a garantire sia il mantenimento delle quote di produttività, sicuramente per tutto il 2019 ma prevediamo anche nel 2020, garantendo risorse sufficienti per garantire il passaggio di fascia con decorrenza 1.1.2018 a moltissimi Lavoratori. Inoltre abbiamo già blindato una sostanziosa quota anche per il 2019″.

“Abbiamo anche dato concrete risposte al personale che ricopre incarichi di coordinamento – aggiunge Luca Favaretto della Segreteria Aziendale presente al tavolo – incrementando il fondo nel 2019, dobbiamo ancora limare alcune piccole difformità sul regolamento applicativo che verrà discusso nel prossimo incontro. Riteniamo comunque che non si debbano mettere a bando le attuali posizioni dei coordinatori, ma garantire continuità con il lavoro finora svolto”. 

“Tutto questo – aggiungono Marco Scianna e Monica Catullo componenti dell’Esecutivo RSU per la UIL FPL – non inficia minimamente la vertenza che abbiamo avviato sul problema degli organici nelle settimane scorse, a breve unitamente a tutte le altre sigle sindacali, proclameremo lo stato di agitazione del personale e decideremo le iniziative conseguenti.”

Nei prossimi giorni divulgheremo un comunicato UNITARIO con CGIL, CISL, FSI e Nursing Up dove sintetizzeremo i punti essenziali dell’intesa.

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12Dic2018

Questa volta la situazione rischia di diventare davvero esplosiva. Dopo 14 ore di trattativa, alle ore 7.15 del mattino, si è interrotto il confronto con l’Amministrazione Comunale di Venezia sul Contratto Decentrato, per l’ottusità e i continui dietrofront dei Rappresentanti del Comune.

“E’ indecente la presa in giro che continua da mesi – afferma Mario Ragno – abbiamo cercato in mille modi di definire le importanti questioni in sospeso, che vanno dalla mobilità interna, il sistema di valutazione e l’equa distribuzione delle risorse”

“Abbiamo l’impressione che i Rappresentanti del Comune designati da sindaco Brugnaro, non abbiano mandato per definire le questioni sul tavolo, ci sentiamo offesi e presi in giro, non escludiamo azioni di protesta più eloquenti e decise se non si troverà una soluzione in tempi brevissimi”

Al tavolo presenti per la UIL anche Laura Chimisso, Michele Saya e Roberta Berton oltre a Gianpiero Bulla coordinatore RSU.

Per scaricare il comunicato unitario clicca qui.

venezia – rottura trattative

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12Dic2018

L´emendamento che prevede per le lavoratrici di lavorare fino al parto rappresenta un passo indietro sostanziale rispetto alla tutela dei diritti delle donne e per questo va immediatamente modificato. L´obbligo di astensione dal lavoro prima del parto rappresenta un presidio importante per la tutela della salute della neo madre e del nascituro che in questo nuovo quadro normativo viene fortemente compromessa. Come sempre, a subire le conseguenze più dure di questi cambiamenti saranno le lavoratrici più deboli, perché meno tutelate e spesso in condizioni lavorative precarie. Parimenti, la UIL da tempo sta sollecitando una radicale riforma del congedo di paternità, cinque giorni sono pochi. E’ necessario che il nostro paese si uniformi agli orientamenti europei, il congedo va esteso almeno a dieci giorni obbligatori e retribuiti.

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6Dic2018

COMUNICATO DELLA SEGRETERIA NAZIONALE

Nell’ incontro del 23 novembre scoro relativo alla trattativa del CCNL della Cooperazione Sociale ci siamo confrontati con le Centrali della Cooperazione sul Titolo VI del Contratto: precisamente sulla “Classificazione del Personale”, in particolare sull’art. 47 relativo all’inquadramento del personale.

La commissione tecnica all’uopo costituita, ha fatto pervenire al tavolo politico proposta di nuove figure professionali alla luce anche di nuovi servizi e nuove professionalità che abbiamo analizzato e collocati nelle categorie, si è proceduto altresì a rivisitare i profili vigenti per meglio collocarli nelle aree/categorie.

In calendario sono previsti ulteriori incontri prima di arrivare alle Festività Natalizie, il 13 Dicembre si porterà a termine il lavoro dell’articolo 47 mentre per il 14 Dicembre 2018 si affronterà il Premio Territoriale di Risultato ( PTR). 

Tuttavia per ultimare la parte normativa mancano da definire istituti contrattuali, quali l’art. 7 (Durata e decorrenza), l’art.37 (cambio di gestione), l’art. 85 (Abiti da Lavoro e Tempo di vestizione) e la Banca Ore e per finire la parte economica, istituti contrattuali questi che fanno pensare ad uno slittamento del rinnovo alla primavera del prossimo 2019.

Alla luce di quanto sopra, mancano i presupposti per procedere ad una NO STOP che avevamo precedentemente programmato per il 19/20 Dicembre 2018 che secondo noi a queste condizioni non produrrà alcuno effetto per chiudere un Contratto che mai è stato così lungo nelle trattative, la stessa verrà posticipata a Gennaio/Febbraio 2019 onde evitare di andare a stipulare un contratto ormai in scadenza.

Sarà nostra cura aggiornarvi costantemente sull’andamento della trattativa.

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