La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per noi della UIL non può certo ridursi ad un fatto formale e tantomeno ad una generica commemorazione.

Infatti, la violenza contro le donne, da chiunque e ovunque sia realizzata ‐ in ambito famigliare, di vicinato, lavorativo o di vita ‐ non può in alcun modo essere tollerata e non può mai avere alcuna giustificazione. Come sappiamo, è una questione anzitutto culturale, a partire da una impostazione educativa, ma strumenti specifici vanno messi in campo e a disposizione delle vittime reali o potenziali che siano, per prevenire, proteggere, reprimere, punire, anche qui senza alcuna accondiscendenza o titubanza. E non dimentichiamo anche le forme di violenza psicologica, di mobbing sul posto di lavoro, che colpiscono le donne.

Questa è per la UIL, allora, una battaglia di principio ed al contempo un impegno quotidiano per ogni dirigente, delegato/a, militante iscritto/a, come più volte tra l’altro ribadito dai coordinamenti delle pari
opportunità e politiche di genere attivi in molti contesti della UIL.

L’augurio è di arrivare presto a non dover più organizzare la ricorrenza del 25 novembre, di superare la violenza di genere, di rispettare le donne in tutte le forme, in tutti i contesti.

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