Venezia, 22 maggio 2025 – Si è svolto questa mattina il presidio dei Lavoratori della Sanità Privata a Campo San Tomà, per protestare contro la mancata convocazione da parte delle associazioni datoriali Aiop ed Aris per il rinnovo del contratto nazionale del settore.
Dopo il fallimento del tentativo di conciliazione, le associazioni datoriali Aiop e Aris non hanno fatto alcun passo in avanti e continuano a subordinare l’apertura delle trattative per il rinnovo contrattuale alla garanzia di una copertura integrale dei costi da parte di Ministero e Regioni. Un silenzio assordante e una posizione inaccettabile, che lascia circa 10 mila professionisti del settore In Veneto senza contratto da 6 e 13 anni.
«Il lavoro svolto nelle strutture sanitarie private accreditate è a tutti gli effetti un servizio pubblico che integra il Servizio Sanitario Nazionale, come sancito dall’articolo 32 della Costituzione. Per questo – dichiarano i Segretari Regionali di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL Sonia Todesco, Alessandro Peruzzi e Francesco Menegazzi – chiediamo regole chiare e vincolanti per l’accreditamento: chi riceve fondi pubblici deve garantire salari dignitosi, il rispetto dei diritti e dotazioni organiche adeguate. La Regione Veneto di fare la sua parte per inserire il criterio dell’obbligo di rinnovo del contratto per mantenere gli accreditamenti, chiedendo il vincolo attraverso la Conferenza delle Regioni, congiuntamente al Ministero della Salute per fermare quella che è una corsa al ribasso dei costi che le aziende esercitano sulla pelle viva delle lavoratrici e dei lavoratori. Non permetteremo che il diritto al contratto resti ostaggio di logiche economiche che scaricano il rischio d’impresa sui lavoratori e sulla collettività».
Una situazione vergognosa, quella del mancato rinnovo dei due Contratti Nazionali che lascia basiti sindacati e lavoratori tanto è il disinteresse dei datori di lavoro, della politica, dei governi e della regione che non si assumono la responsabilità di porre un freno all’impoverimento sempre più forte di questi lavoratori. L’inflazione di questi 6 e 13 anni ha letteralmente dimezzato le retribuzioni già misere in questi due settori. E’ tempo che tutti, ognuno per la sua parte, si assumano impegni precisi nei confronti di questi lavoratori.
Molti i Lavoratori delle strutture del nostro territorio, soprattutto dal Policlinico San Marco e dall’Ospedale Villa Salus. In questo contesto c’è stato riferito che la Direzione si sia fortemente irritata per l’adesione di diversi operatori della Sala Operatoria, ma non solo, che ha impedito o comunque limitato lo svolgimento delle sedute operatorie. E’ stato impartito un ordine di servizio che prevede che per domani, venerdì 23, il personale debba presentarsi in servizio alle ore 6.00 per recuperare l’attività non svolta nella giornata odierna. Stiamo valutando di denunciare l’Azienda per condotta antisindacale.
Una delegazione di FP CGIL, CISL FP, UIL FPL è stata ricevuta dall’Assessore Manuela Lanzarin accompagnata dal Direttore della Direzione Risorse Umane del SSR Dr. Claudio Costa. All’Assessore abbiamo detto che non è più accettabile questa situazione e che ci aspettiamo che la regione vincoli l’accreditamento di queste strutture al rinnovo dei Contratti Nazionali e che vigili sugli Standard di personale e sull’utilizzo dei posti letto accreditati. È evidente come la Regione non sia più in grado di controllare il sistema di accreditamento per le strutture afferenti alla sanità privata, e che insistendo nel voler differenziare le tariffe su base regionale si mina alla radice la possibilità di pretendere il rinnovo dei Contratti Nazionali.
L’Assessore Lanzarin ha preso atto delle nostre rivendicazioni, impegnandosi ad approfondire le questioni e ribadendo di farsi parte attiva per superare questa inaccettabile impasse. Verrà data indicazione alle varie ULSS di verificare che siano garantiti nelle varie Case di Cura e ospedali privati, gli standard minimi previsti dalle norme in materia di assistenza nei reparti di degenza.
Come FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, continueremo la nostra mobilitazione e metteremo in campo nuove iniziative per costringere AIOP ed ARIS ad avviare il confronto per il rinnovo del contratto.
(fonte sito uilfplveneto)