Mestre, 17 novembre 2022 – Prosegue la vertenza con Fondazione Venezia, l’ente che gestisce l’assistenza domiciliare per conto del Comune, le Residenze Turazza di Mestre e san Giobbe di Venezia, ed alcune Comunità per minori e pazienti psichiatrici.

Nel corso della conferenza stampa di questa mattina abbiamo spiegato i motivi che ci fanno proseguire nello stato di agitazione.

“Nel corso degli anni, con le precedenti Direzioni, si sono sottoscritti importanti accordi e le relazioni sindacali sono sempre state tutto sommato positive – afferma Pietro Poloma nel corso dell’ultimo anno, dopo la fase emergenziale della pandemia, la situazione si è deteriorata e i rapporti incrinati. Il personale, che in tutti i contesti, dell’assistenza domiciliare, delle residenze e delle comunità alloggio per minori e con persone con problemi psichici, ha lavorato per 2 anni in situazione di pesante difficoltà, sottorganico e si sarebbe aspettato un concreto riconoscimento del lavoro svolto. Così non è stato.”

Attualmente la nuova direzione insediatasi da maggio di quest’anno ha deciso di cambiare rotta ed usare un metodo autoritario senza cercare il consenso o la condivisone con il sindacato, in particolare con la UIL.

“La scelta di premiare solamente alcuni operatori in servizio nelle strutture residenziali RSA e l’avvio della procedura per il passaggio dalle 30 alle 38 ore nell’Assistenza Domiciliare senza prevedere confronto con il sindacato – prosegue Morena Serra Responsabile Aziendale UIL FPL – è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Peraltro, al momento, non abbiamo alcuna informazione al riguardo e non sappiamo quanti siano i Lavoratori che hanno aderito al progetto che dovrebbe scadere al 31.12. C’è un clima lavorativo davvero pesante, e si sta creando una disaffezione verso l’ente che spinge il personale a cercare lavoro altrove. L’avvio di provvedimenti disciplinari a tappeto verso molti operatori del SAD ne è la riprova”.

In uno degli ultimi incontri sindacali, il Presidente di Fondazione Dr. Claudio Beltrame, ha ventilato la possibilità che vi possano essere scelte diverse da parte del Comune di Venezia nel trovare altri soggetti diversi da Fondazione per la gestione dell’Assistenza Domiciliare.

Questa prospettiva ci preoccupa e, in merito, vorremmo avere risposte concrete – conclude il Segretario Francesco Menegazzi – Chiediamo un confronto franco e costruttivo con Fondazione che non sia basato su pregiudizi verso la nostra organizzazione che, ricordiamo, è di gran lunga la più rappresentativa. E invitiamo gli organi di controllo, ovvero Comune di Venezia che finanzia l’attività di Assistenza Domiciliare Tutelare e IPAV, del quale Fondazione è una Società in House, a vigilare con più attenzione per fare in modo di ripristinare una situazione di normalità nei rapporti e nelle relazioni”.

← TORNA INDIETRO
Condividi questo post su: