Venezia, 9 marzo 2023 – La numerosa e partecipatissima assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di Codess Sociale del Veneto ha dato mandato alle Organizzazioni Sindacali di dare il via alla mobilitazione, in seguito agli esiti dell’incontro sindacale del 1 marzo 2023.

A nulla sono valse, al momento, le nostre proteste dopo che Codess ha deciso, unilateralmente e senza darne informazione alle Organizzazioni Sindacali, di posticipare a dicembre il pagamento dei primi 3 giorni di malattia del proprio personale, anziché retribuirli regolarmente nel mese di competenza, mettendo in atto un’azione che dal nostro punto di vista è illegittima rispetto alle norme e alla contrattazione in materia.

La cooperativa si è limitata sospendere tale decisione (per la quale i lavoratori e le lavoratrici che si sono ammalati/e nel mese di gennaio si sono visti/e decurtare importanti somme dalla busta paga) senza dare le necessarie rassicurazioni circa il fatto di garantire, nell’immediato futuro, al proprio personale il regolare esercizio del diritto ad assentarsi quando ammalto percependo la regolare retribuzione così come previsto dal CCNL cooperative sociali.

Codess Sociale ci ha comunicato di voler condizionare la decisione su questo provvedimento all’esito di un confronto nel quale ci ha già anticipato di voler chiedere una modifica peggiorativa del contratto nazionale che prevederebbe di non pagare i primi 3 giorni di malattia per i neo assunti.

Riteniamo inaccettabile tale comportamento che danneggia gravemente le lavoratrici e i lavoratori di Codess, e irrispettoso delle più basilari relazioni sindacali. Riteniamo che sia da respingere al mittente ogni tentativo di abbassamento delle tutele e delle retribuzioni garantite dalla contrattazione nazionale, a maggior ragione in un periodo la crescita dell’inflazione erode così tanto la capacità di reddito delle lavoratrici e dei lavoratori. Una fase in cui le aziende dovrebbero garantire maggiore contrattazione e dialogo con il personale e non conflitti ed operazioni alla ricerca di risparmi sulle spalle di chi lavora.

L’assemblea del personale riunita il 6 marzo ci ha chiesto in maniera chiara e decisa di intraprendere azioni di lotta nei confronti di un datore di lavoro che già da tempo prevede anche altre azioni a scapito del proprio personale, a partire dalla richiesta di una quota sociale pari a € 3.000, fino ad arrivare al pagamento della formazione con un importo di € 1,50 orari.

Apriremo, quindi, nei prossimi giorni vertenze ed iniziative di mobilitazione anche con il coinvolgimento degli organi istituzionali per richiamare Codes Sociale al rispetto delle norme contrattuali e per garantire condizioni di lavoro e retributive degne al personale.

Presenti all’incontro per UIL FPL Veneto Federica Bonaldo di Venezia e Stefano Gottardi di Verona.

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