“L’auspicio della UIL FPL Venezia è che il PSSR 2019/2023 individui chiaramente gli obiettivi da raggiungere e i modelli da perseguire; non possiamo accettare che si riduca ad un documento di politica di sistema.” Questa è la posizione della UIL FPL dopo gli articoli di stampa apparsi sul Corriere del Veneto del 7 maggio scorso.

“Non è attraverso un taglio lineare sulla rete ospedaliera – proseguono Francesco Menegazzi Segretario UIL FPL Venezia unitamente a Luca Molinari Segretario UIL FPL Verona – che si devono reperire risorse per il territorio, ma solo attraverso uno specifico piano di investimenti”

“Per quanto riguarda l’assistenza territoriale la UIL FPL esprime soddisfazione per la retromarcia sulle medicine di gruppo integrato h24. Nella scorsa audizione in V^ Commissione avevamo sollevato forti criticità sia economiche che gestionali: non potevamo permettere di utilizzare risorse preziose come gli Infermieri senza alcuna condivisione di protocolli operativi di assistenza e di presa in carico. I Medici di Medicina Generale non sono gli unici attori del processo.

“Sull’implementazione del sistema ACG ed il nuovo modello di gestione della cronicità vorremmo essere coinvolti nei tavoli tecnici – aggiunge Molinari – Le strutture intermedie assumono un aspetto preponderante se non essenziale per la gestione assistenziale dei cittadini. Nella proposta del piano non è indicata la figura di riferimento che non potrà a nostro avviso che essere infermieristica.”

“E finalmente la Regione Veneto affronta la questione IPAB. Per i Veneti le IPAB sono parte integrante del patrimonio collettivo e la mancanza di un chiaro modello ha creato in questi ultimi anni delle fughe in avanti preoccupanti che hanno determinato le privatizzazioni. La UIL FPL sostiene che la vera questione è il modello che si vuole creare e che le IPAB non possono essere escluse dal sistema per questioni puramente politiche con logiche campanilistiche, visto che sono finanziate dalla fiscalità regionale. Non possiamo assistere ad una centralizzazione di funzioni in Azienda Zero per quanto riguarda il Sanitario e la presenza di circa 200 enti che assolvono funzioni assimilabili nel Socio Sanitario (uffici concorsi, approvvigionamenti….): tutto questo è una anomalia”.

“Sulla rete ospedaliera segnaliamo delle criticità importanti derivanti dai pesanti tagli accorsi negli ultimi anni – proseguono i sindacalisti – l’innalzamento dell’età media (circa 48 anni) dei dipendenti con punte di 52 in certi enti, l’aumento del personale con prescrizioni (muscolo-scheletriche e legate all’innalzamento dell’eta pensionabile) sta creando notevole problemi di gestione della turnistica a parità di risorse. Il personale in ospedale è carente e mancano i giovani. E’ inaccettabile che le nostre Università formino i migliori professionisti Infermieri in circolazione e ne usufruiscono altre regioni ed altri stati come l’Inghilterra.”

“Un altro grave problema è rappresentato dalle esternalizzazioni, per le quali abbiamo chiesto uno specifico tavolo di confronto con la Regione. La UIL FPL sarà attiva nei tavoli regionali per affermare la centralità del paziente e del cittadino, perseguendo obiettivi di omogeneità dei servizi mediante modelli organizzativi rispondenti ai reali bisogni e alle nuove professionalità presenti.”

In allegato l’articolo del CORRIERE DEL VENETO pag.1CORRIERE DEL VENETO pag.2

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