UIL FPL VENEZIA
FONDVE – 230403 UIL comunicato Fondazione Residenze
FONDVE – 230403 UIL comunicato Fondazione SAD
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Mestre, 3 aprile 2023 – Ci sono voluti diversi mesi, manifestazioni, flash mob e non sono mancati momenti di scontro accesi, ma alla fine ce l’abbiamo fatta e, nell’incontro di lunedì scorso abbiamo siglato due importanti accordi, uno relativo alla regolamentazione dell’estensione alle 38 ore per il personale del SAD e l’altro per definire i minimi in caso di sciopero.

“L’accordo sulle 38 ore – afferma Morena Serra delegata UIL e Responsabile Aziendale di Fondazione – era importante e necessario perché norma un aspetto che dava troppa discrezionalità alla Direzione. In questo modo viene garantita maggiore trasparenza e chiarezza, ed ogni Lavoratore può conoscere le regole per accedere a questa opportunità. In sintesi – prosegue Morena – non abbiamo fatto altro che allargare le caratteristiche dell’accordo che regolamentava le 34 ore anche per le 38 ore, tant’è che vengono ripresi, migliorandoli, i contenuti dell’Accordo del 13.10.2020.”

E’ stato firmato finalmente anche l’accordo sui minimi di sciopero, a garanzia dei diritti dei Lavoratori e nel rispetto dell’esigenze di garanzia dei servizi essenziali degli utenti del SAD e degli ospiti delle Residenze. Abbiamo ricordato tuttavia come non sono finiti i problemi e sia necessario proseguire il confronto per chiudere altri importanti argomenti.

“E’ stata consegnata una raccolta di circa 6o firme di Lavoratori delle Residenze che chiedono il ripristino della precedente turnistica di lavoro – prosegue Morena Serrapoiché quella esistente è fortemente penalizzante soprattutto per i molti pendolari. Attendiamo la proposta di Fondazione per il prossimo incontro previsto il 27 p.v..”

All’incontro erano presenti anche Francesco Menegazzi e Pietro Polo della Segreteria Provinciale UIL FPL, insieme a Patrizia Velotto Delegata Aziendale.

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A seguito dell’incontro in prefettura e alla relativa proclamazione dello stato di agitazione con il presidio previsto per il 30 marzo, Codess è tornata sui suoi passi!

Abbiamo infatti ricevuto in queste ore la disponibilità della cooperativa a ritirare (non più a sospendere) il provvedimento riguardante la carenza di malattia e a pagare quanto dovuto a gennaio. Inoltre abbiamo ottenuto l’impegno di Codess che tale pagamento non avvenisse nelle modalità da loro proposte (cioè con lo stipendio di maggio) ma con il primo cedolino utile, che sarà quello di aprile.

in aggiunta abbiamo concordato l’apertura immediata del tavolo di trattativa regionale per affrontare da subito le tematiche che sono state poste nell’assemblea del 1 marzo.

Siamo quindi arrivati alla firma di un verbale che prevede:
– Il ritiro definitivo del provvedimento sulla carenza malattia;
– Il pagamento di quanto dovuto a gennaio con il primo cedolino utile;
– La convocazione il 6 aprile del tavolo di trattativa.

A seguito di questo importante risultato abbiamo revocato la manifestazione del 30 marzo, ma abbiamo solamente sospeso lo stato di agitazione. In assenza di risultati concreti nei tavoli di trattativa siamo pronti a riprendere la vertenza con le iniziative che riterremo più oppurtune!

Abbiamo dimostrato che la lotta paga e che insieme siamo capaci di incidere e anche di far retrocedere la cooperativa e di questo ringraziamo tutte le lavoratrici e i lavoratori. Non arretriamo nelle nostre rivendicazioni partendo da quelle emerse il 1 marzo e altre che eventualmente ci porrete in assemblea nelle prossime settimane.

Verbale incontro 28.03.23

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VERTENZA CODESS SOCIALE
Prosegue la vertenza contro CODESS. Dopo il fallimento del tentativo di conciliazione in Prefettura, durante il quale Codess ha rifiutato di tornare sui propri passi non ritirano il provvedimento sulla malattia, si inasprisce lo scontro.
La UIL FPL, unitamente a FP CGIL e CISL FP ha deciso pertanto di convocare una manifestazione per il prossimo 30 marzo sotto la sede di Codess in via Boccaccio a Padova.
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Mestre, 23 marzo 2023 – Ripresi gli incontri con la Direzione dell’Ulss 3 Serenissima.

Siamo stati informati del piano 2023 delle pronte disponibilità per il comparto, che com’è noto devono rispettare il limite perentorio di 7 in un mese così come previsto dal nuovo CCNL.

Inoltre c’è stato dato conto degli esiti della sperimentazione del turno di 12 ore attivato per il personale del Suem operante al Lido e Pellestrina, modalità che verrà estesa a partire dal prossimo mese di maggio, anche al personale che opera nelle ambulanze del Suem di Venezia.

Infine c’è stata presentata una bozza di accordo per definire le modalità di recupero delle ore prestate da coloro che sono titolari di incarico di funzione che, com’è noto, non possono essere monetizzate. Nel merito abbiamo eccepito su alcune questioni, ma soprattutto abbiamo fatto rilevare che non esiste alcuno specifico vincolo contrattuale che imponga il recupero a ore e non a giornata.

E’ stato infine concordato di calendarizzare una serie di incontri per affrontare tutte le tematiche ed istituti contrattuali previsti dal nuovo contratto.

Clicca qui per vedere la  pagina dedicata all’Ulss 3.

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ASL3 – 230323 Comunicato UIL 2-2023 suem-coordinatori-fondi

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Venezia, 14 marzo 2023 – Niente da fare. E’ fallito il tentativo di raffreddamento in prefettura dopo la proclamazione dello stato di agitazione del personale. Ecco il testo integrale del verbale, a firma del Capo di gabinetto Dr. Genovese.

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Oggi 14 marzo 2023 alle ore 11,30, è stato convocato dalla Prefettura un tentativo di raffreddamento e conciliazione ai sensi della Legge n. 146/1990, modificata dalla Legge n. 83/2000, in materia di sciopero nei servizi pubblici essenziali, da svolgersi in videoconferenza.

L’incontro è stato richiesto da FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, con nota pervenuta il 27 febbraio 2023, in relazione alla vertenza in atto con Codess Sociale Soc. Coop. Soc. concernente le questioni menzionate nella predetta nota, che riguardano i lavoratori del Centro Servizi Stella Maris, che qui si intendono integralmente trascritte.

Alla videoconferenza partecipano il Vice Capo di Gabinetto Dott. Giuseppe Genovese, delegato dal Prefetto, nonché per Codess Sociale il Dott. Federico Carlassara e la Dott.ssa Elisa Bragagnolo, per FP CGIL il Sig. Cristiano Zanetti, per CISL FP il Sig. Carlo Alzetta, il Sig. Fabio Vianello e la Sig.ra Nicoletta Segato e per UIL FPL la Sig.ra Federica Bonaldo e la Sig.ra Katia Hannot.

Il Vice Capo di Gabinetto invita le Organizzazioni Sindacali ad esporre le ragioni a base della richiesta di incontro.

La Sig.ra Federica Bonaldo, rappresentante di UIL FPL, fa presente che, in occasione di due incontri svoltisi con la società a gennaio e febbraio scorsi, le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto l’applicazione dell’accordo integrativo Uneba Veneto, con riferimento al cosiddetto elemento variabile territoriale. La predetta richiesta è stata, tuttavia, respinta dalla società per motivi di carattere finanziario. Ritiene che tale scelta non sia condivisibile in quanto costituisce una grave violazione contrattuale, soprattutto tenendo conto delle difficoltà dei lavoratori dovute all’attuale contesto socio-economico.

Il Sig. Cristiano Zanetti, rappresentante di FP CGIL, condivide quanto evidenziato ed aggiunge che le Organizzazioni Sindacali hanno anche chiesto che venga applicato all’interno delle strutture che fanno capo alla società un unico CCNL ed in particolare il CCNL Aris in sostituzione del CCNL Uneba, dal momento che attualmente vengono applicati diversi Contratti, con disparità di trattamento tra i lavoratori. Anche tale richiesta, tuttavia, è stata respinta dalla società per ragioni di carattere economico-finanziario. Per quanto riguarda la questione già sollevata dalla rappresentante di UIL FPL, fa presente che le Organizzazioni Sindacali chiedono il rispetto delle disposizioni contrattuali ed aggiunge che, in caso contrario, secondo il CCNL occorre procedere ad un’armonizzazione degli stipendi tabellari. Auspica che si riesca a concludere positivamente il tentativo di conciliazione, evidenziando che qualora si concluda con esito negativo le Organizzazioni Sindacali valuteranno le azioni da intraprendere.
Sottolinea, infine, che i lavoratori potrebbero anche prendere in considerazione di lasciare la struttura, con un conseguente impatto negativo sul servizio.

Il Sig. Carlo Alzetta, rappresentante di CISL FP, non condivide quanto affermato dalla società in merito ai motivi di carattere economico che impedirebbero l’applicazione di quanto contrattualmente previsto, che non
riguardano Codess Sociale, bensì solo il Centro Servizi Stella Maris. Sottolinea che il numero dei dipendenti è calibrato al numero dei posti letto occupati e ritiene inaccettabile la scelta di non rispettare le disposizioni contrattuali.

Il Dott. Federico Carlassara, rappresentante di Codess Sociale, evidenzia che la società non è nelle condizioni di applicare quanto previsto dell’accordo integrativo Uneba Veneto, né di estendere a tutti i lavoratori il CCNL Aris, in quanto il Centro Servizi Stella Maris non può permetterselo economicamente. Aggiunge che la società sta superando con fatica il periodo pandemico e sottolinea che, anche se è vero che il personale è tarato sulle presenze effettive e il Centro attualmente ha una capienza del 68%, le spese fisse sono elevate e non vengono completamente compensate dalle entrate. Ritiene che la struttura potrebbe economicamente sostenersi con un’occupazione dei posti letto pari al 92/93%.

La Dott.ssa Elisa Bragagnolo, rappresentante di Codess Sociale, fa presente che la società ha acquisito il Centro Servizi Stella Maris nel 2019, con un indice di occupazione dei posti letto del 96%. Il tasso è sceso a gennaio 2020 al 94% e al 62% a dicembre 2020. Nel 2021 si sono registrati alcuni ingressi, ma, a seguito di chiusure dovute a focolai epidemici, l’indice di occupazione si è attestato al 64%, per giungere al 68% alla fine del 2022.

Il Dott. Carlassara aggiunge che, a seguito di una recente modifica alla normativa regionale, il contributo economico previsto per ogni utente è aumentato di circa il 5%, tuttavia occorre considerare che l’inflazione è aumentata dell’11% e, pertanto, si registra una mancanza di circa 5 milioni e mezzo di fatturato. Manifesta, comunque, un’apertura della società qualora l’indice di occupazione della struttura si attesti al 92-93%.

La Sig.ra Bonaldo evidenzia che presso la collegata struttura San Camillo sono presenti altri 30 posti letto.
Sottolinea che Codess Sociale potrebbe far ricorso agli accantonamenti e che le difficoltà dei lavoratori avrebbero ripercussioni sul servizio. Chiede, infine, se sia stato aperto lo stato di crisi.

Il Dott. Carlassara fa presente che gli accantonamenti sono stati usati per far fronte alla situazione pandemica, che ha influito molto negativamente sulle aziende del settore. Aggiunge che lo stato di crisi, che non consentirebbe di avere accesso al credito, non è stato aperto in quanto Codess Sociale è solida dal punto di vista economico, ma ogni struttura deve essere gestita con equilibrio, in maniera che le entrate coprano le uscite. Evidenzia, infine, che l’ultimo nucleo sarà aperto entro la fine del 2023.

Il Sig. Alzetta non condivide le scelte della società e ribadisce che le Organizzazioni Sindacali chiedono solo che vengano pienamente rispettate le norme contrattuali, in caso contrario valuteranno di procedere per via
giudiziaria. Sottolinea, inoltre, che i lavoratori versano una quota sociale pari a 3.000,00 Euro, 1.000,00 dei quali vengono trattenuti a fondo perduto.

Il Sig. Zanetti fa presente che durante la pandemia i lavoratori hanno operato in condizioni difficili con abnegazione e spirito di servizio encomiabile ed è doveroso che vengano almeno garantiti loro i diritti contrattualmente acquisiti.
Aggiunge che Codess Sociale svolge un servizio socio-assistenziale molto importante per il territorio, ha in previsione la costruzione di un nuovo padiglione ed ha aumentato le rette. La società ha assunto degli impegni con le Istituzioni e dovrebbe considerare che, a causa del mancato riconoscimento di alcune decine di migliaia di Euro, i lavoratori potrebbero decidere di lasciare la struttura, con conseguenti rischi per il servizio.

Il Dott. Carlassara manifesta la disponibilità ad aprire un tavolo con le Organizzazioni Sindacali per individuare soluzioni condivise e ribadisce che la società è disponibile a riconoscere quanto richiesto qualora l’indice di occupazione della struttura si attesti al 92-93%.

Al termine dell’incontro, essendo rimaste distanti le posizioni delle parti, si prende atto dell’esito negativo del tentativo di conciliazione.

Il presente verbale è condiviso dai partecipanti e, sottoscritto dal rappresentante del Prefetto di Venezia, sarà inviato alla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

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San Donà, 14 marzo 2023 – Ripreso il confronto con la Direzione dell’ULSS4, nell’incontro odierno c’è stato presentato un prospetto aggiornato sui FONDI AZIENDALI  che, seppur più dettagliato e preciso della volta scorsa non risulta ancora esaustivo. Tali informazioni risultano fondamentali per capire come poter destinare e suddividere le risorse per applicare il nuovo CCNL.

C’è stato presentata la fotografia degli INCARICHI di funzione organizzativa di media e alta complessità sin qui assegnati – in totale 115 – e il costo  dell’incremento del loro valore dal 1.1.2023 e abbiamo approfondito la proposta di un REGOLAMENTO, già sommariamente illustrata il mese scorso.

Abbiamo anche siglato l’accordo sulla PRODUTTIVITA’ che mette in garanzia le quote anche per l’anno 2022 e i seguenti, e che riallinea i valori con le nuove Aree definite dal nuovo sistema di classificazione.

Dobbiamo sottolineare l’assenza al tavolo della FP CGIL che ha deciso di non presenziare all’incontro ritenendo che “non vi fossero le condizioni”, ma non specificandone i motivi.

Presenti al tavolo oltre ai componenti di Segreteria Francesco Menegazzi e Stefano Boscolo  Agostini, anche Marco Giacomel, Oreste Montagner e Carla Castelletto oltre a Francesco Rapuano, coordinatore UIL in RSU.

Clicca qui per scaricare il comunicato.

ASL4 – 230314 Comunicato UIL 3-2023 produttivita-fondi

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Venezia, 9 marzo 2023 – La numerosa e partecipatissima assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di Codess Sociale del Veneto ha dato mandato alle Organizzazioni Sindacali di dare il via alla mobilitazione, in seguito agli esiti dell’incontro sindacale del 1 marzo 2023.

A nulla sono valse, al momento, le nostre proteste dopo che Codess ha deciso, unilateralmente e senza darne informazione alle Organizzazioni Sindacali, di posticipare a dicembre il pagamento dei primi 3 giorni di malattia del proprio personale, anziché retribuirli regolarmente nel mese di competenza, mettendo in atto un’azione che dal nostro punto di vista è illegittima rispetto alle norme e alla contrattazione in materia.

La cooperativa si è limitata sospendere tale decisione (per la quale i lavoratori e le lavoratrici che si sono ammalati/e nel mese di gennaio si sono visti/e decurtare importanti somme dalla busta paga) senza dare le necessarie rassicurazioni circa il fatto di garantire, nell’immediato futuro, al proprio personale il regolare esercizio del diritto ad assentarsi quando ammalto percependo la regolare retribuzione così come previsto dal CCNL cooperative sociali.

Codess Sociale ci ha comunicato di voler condizionare la decisione su questo provvedimento all’esito di un confronto nel quale ci ha già anticipato di voler chiedere una modifica peggiorativa del contratto nazionale che prevederebbe di non pagare i primi 3 giorni di malattia per i neo assunti.

Riteniamo inaccettabile tale comportamento che danneggia gravemente le lavoratrici e i lavoratori di Codess, e irrispettoso delle più basilari relazioni sindacali. Riteniamo che sia da respingere al mittente ogni tentativo di abbassamento delle tutele e delle retribuzioni garantite dalla contrattazione nazionale, a maggior ragione in un periodo la crescita dell’inflazione erode così tanto la capacità di reddito delle lavoratrici e dei lavoratori. Una fase in cui le aziende dovrebbero garantire maggiore contrattazione e dialogo con il personale e non conflitti ed operazioni alla ricerca di risparmi sulle spalle di chi lavora.

L’assemblea del personale riunita il 6 marzo ci ha chiesto in maniera chiara e decisa di intraprendere azioni di lotta nei confronti di un datore di lavoro che già da tempo prevede anche altre azioni a scapito del proprio personale, a partire dalla richiesta di una quota sociale pari a € 3.000, fino ad arrivare al pagamento della formazione con un importo di € 1,50 orari.

Apriremo, quindi, nei prossimi giorni vertenze ed iniziative di mobilitazione anche con il coinvolgimento degli organi istituzionali per richiamare Codes Sociale al rispetto delle norme contrattuali e per garantire condizioni di lavoro e retributive degne al personale.

Presenti all’incontro per UIL FPL Veneto Federica Bonaldo di Venezia e Stefano Gottardi di Verona.

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Lo sapevate che:

  • nella Pubblica Amministrazione, secondo i dati ISTAT 2020, in media, una dipendente statale, pur essendo più scolarizzata rispetto al collega uomo (69% contro il 31% possiede una laurea magistrale) guadagna oltre il 30% in meno del suo collega a parità di giorni lavorati.
  • le donne rappresentano il 58% del totale dei dipendenti pubblici, ma le percentuali sono decisamente differenti se saliamo ai vertici,
    • nella sanità fra i medici le donne sono il 38%, ma solo il 14% titolari di incarichi di direzione
    • negli enti locali, dal 57% di donne impiegate, si scende al 26% negli incarichi dirigenziali.

“Questi dati ci dicono che è necessario invertire la tendenza e che il tema della parità e delle pari opportunità non riguarda solo il privato ma anche il pubblico impiego, ove il tema non è molto presente nel dibattito pubblico, ancor meno in quello scientifico e giuslavorista”,  dichiarano Domenico Proietti, Commissario Straordinario della UIL-FPL e Rita Longobardi, Coordinatrice Nazionale delle Pari Opportunità UIL-FPL.

“E’ diffusa la convinzione che nel settore pubblico le disparità di trattamento legate al genere non siano così frequenti e spesso si finisce per occuparsi quasi solo di questioni legate al tema della conciliazione vita-lavoro– proseguono Proietti e Longobardi – come UIL-FPL lanciamo proprio oggi, al di là delle solite frasi d’occasione, una concreta azione da applicare nell’immediato: la certificazione di genere anche per il pubblico impiego, come già avviene per il  privato. Il datore di lavoro pubblico non può latitare e deve accreditarsi su questo importante tema, essere esemplare ed avere un ruolo attivo nel raggiungere il doveroso riconoscimento di quei diritti fondamentali che appartengono ad ogni persona”.

Di seguito il report con con dati, statistiche e proposte della UIL FPL, clicca qui per scaricarlo.

reportparicapacitastesseopportunita

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Venezia, 3 marzo 2023 – Si è svolto questo pomeriggio, alla presenza dell’Assessore Manuela Lanzarin e del nuovo Segretario alla Sanità e Sociale Massimo Annicchiarico, un incontro con le Organizzazioni Sindacali è stato sottoscritto un accordo che impegna le parti ad affrontare e trovare soluzione, a temi delicati quali le aggressioni e delle dimissioni del personale, con particolare attenzione al clima e benessere organizzativo.

Ecco in sintesi i contenuti dell’accordo:

🔹 FONDI CONTRATTUALI – viene riconosciuto l’incremento dei fondi nella quota massima prevista dagli artt.102-103 del nuovo CCNL 2019-2021 relativa al personale in servizio al 31.12.2018. Si tratta di un incremento pro-capite pari a 145,53€ che si sommano ai 68,41€ per un totale di oltre 12.000.000€ da suddividere per tutte le ULSS, Aziende e IOV. Tale possibilità viene resa possibile solamente nelle regioni che hanno raggiunto il pareggio di bilancio.

🔹 BENESSERE ORGANIZZATIVO – i Direttori Generali dovranno individuare 3 obiettivi aziendali per aumentare il benessere lavorativo dei propri dipendenti, sulla base degli esiti del questionario sulla rilevazione del clima appena concluso.

🔹 AGGRESSIONI AL PERSONALE – visto l’incrementarsi dei fenomeni di aggressioni al personale, abbiamo condiviso l’opportunità di approfondire questa tematica e proporre idonee misure di intervento.

🔹 RISCHIO LAVORATIVO E RISCHIO CLINICO – l’impegno è quello di fare in modo che vengano attivati dalle Aziende specifici protocolli e DVR per la gestione dei rischi.

🔹 CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA – le Aziende verranno invitate a procedere con sollecitudine nell’applicazione degli istituti previsti dal nuovo CCNL, con particolare riguardo al sistema degli incarichi.

🔹 ORGANISMI PARITETICI  – la Regione verificherà l’attivazione degli Organismi Paritetici nelle Aziende.

Presenti al tavolo per la UIL FPL Veneto, il Segretario Generale Mario Ragno e i consueti componenti del tavolo Francesco Menegazzi, Luca Molinari ed Hena Da Silva Velotti. 

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Chioggia, 2 marzo 2023 – Da troppi mesi l’incertezza sul proprio futuro occupazionale pesa sulle vite di circa 60 lavoratori e lavoratrici soci della ditta in appalto: “Cooperativa Sociale di Solidarietà Promozione Lavoro”, i quali prestano servizio nella struttura Arcobaleno e nel servizio notturno delle tre strutture dell’IPAB di Chioggia.

In più occasioni nell’ultimo anno vi sono stati incontri con il Presidente dell’attuale CDA in scadenza il 31 marzo p.v. ma le risposte non sono mai state soddisfacenti. Ad oggi, ovvero a scadenza del loro mandato e con l’imminente nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, la preoccupazione dei lavoratori ha raggiunto un livello inammissibile.

“E’ inaccettabile che a distanza di 3 mesi dalla sottoscrizione del nuovo contratto di lavoro Funzioni Locali– afferma Giovanni Zennaro della Segreteria UIL FPL Venezia –  i dipendenti pubblici di questo Ente non hanno ancora ricevuto gli arretrati contrattuali dei rispettivi anni 2019-2020-2021 per mancanza di liquidità.”

Per la UIL FPL e per i lavoratori è fondamentale il benessere delle persone anziane a loro affidate, dei loro familiari e della qualità del servizio offerto. Il personale deve poter operare serenamente, per questo devono essere garantiti i diritti economici e occupazionali ai dipendenti pubblici e la sicurezza del posto di lavoro per i dipendenti privati che da anni svolgono questa mansione.

“Nell’ultimo consiglio comunale – incalza Federica Bonaldo Segretaria Territoriale con delega al Terzo Settore – il Sindaco ha riferito che a giorni verrà nominato il nuovo Consiglio dell’IPAB di Chioggia e da subito provvederà, assieme al nuovo consiglio di Amministrazione dell’IPAB, a convocare le parti sociali dei lavoratori pubblici e privati di questa struttura. Non appena saranno in possesso di tutta la documentazione utile per avere un quadro chiaro e preciso della situazione economica, si cercherà poi di trovare tutti assieme le soluzioni più idonee per gli ospiti e gli stessi lavoratori.”

La UIL FPL e i suoi lavoratori non sono più disposti a vivere nell’incertezza!

Siamo disponibili ad un confronto proficuo e costruttivo per ridare quella serenità operativa che i lavoratori meritano dopo aver vissuto sulla loro pelle durante la pandemia Covid.

In questi giorni sono previste dell’assemblee con i lavoratori sia del pubblico che del privato – concludono Bonaldo e Zennaroper decidere quali iniziative intraprendere. Siamo convinti che avremo una strada in salita, ma se tutti gli attori al tavolo lavoreranno per lo stesso obiettivo e cioè salvaguardare gli anziani di questa struttura, allora raggiungeremo anche gli obiettivi di chi lavora con queste persone che si tratti di dipendenti pubblici o privati. Non ci alzeremo dal tavolo finché non otterremo risposte concrete.”

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