UIL FPL VENEZIA

Il 29 maggio si è tenuto presso la Prefettura di Venezia, il tentativo di raffreddamento conseguente alla vertenza avviata dopo le Assemblee Unitarie svoltesi in contemporanea lo scorso 3 maggio. Alla vertenza ricordiamo, hanno partecipato TUTTE le Organizzazioni Sindacali del comparto e della Dirigenza esclusa la CISL.

L’incontro si è rivelato proficuo, sono state presentate le richieste dell’Intersindacale relative a:

  • un piano straordinario di assunzioni del personale della Dirigenza Medica, Veterinaria, Dirigenza sanitaria e PTA, del personale sanitario e tecnico del comparto per garantire standard di sicurezza e qualità delle cure ed assistenziali per i cittadini e per il personale;
  • il rispetto delle prerogative di legge e contrattuali in materia di orario di lavoro, di riposo e di ferie;
  • l’applicazione delle normative contrattuali in materia di integrazione di risorse aggiuntive regionali con esigibilità dello 0,8% sul MS 2007, sia per la Dirigenza che per il Comparto;
  • l’annullamento dei provvedimenti deliberativi che consentono di assumere personale medico in pensione;
  • la sottoscrizione di un protocollo d’Intesa sull’utilizzo delle risorse derivanti dai piani di razionalizzazione delle aziende sanitarie 2020-2022;
  • l’impegno di assunzioni extra-turnover per il 2019/2020 in relazione ai cessati in corso d’anno per quota 100;
  • la proroga dei contratti a termine in scadenza nel 2019 con piano di stabilizzazione.

Come Organizzazioni Sindacali visto l’impegno della regione sottoscritto nel verbale in allegato, è stato deciso di sospendere lo stato di agitazione, concordando con la Regione di:

  • avviare un tavolo di confronto regionale entro il 7 giugno;
  • definire un programma di incontri tematici a partire dalle richieste sindacali suesposte;
  • fornire dati e informazioni che fossero necessari al confronto.

Ringraziamo tutti i Lavoratori che con la loro partecipazione alle assemblee hanno sostenuto l’iniziativa CODICE ROSSO.
Siamo convinti che nessun risultato sarebbe stato raggiunto senza un’importante e forte mobilitazione su tutto il territorio, e riteniamo stucchevoli le dichiarazioni della CISL FP, grande e inspiegabile assente a questa iniziativa, che ritiene di essere stata, DA SOLA, l’artefice principale della ripresa del tavolo regionale.

Crediamo sia difficile essere protagonisti da assenti……

 

scarica il volantino scarica l’accordo

Leggi la news di VeneziaToday https://amp.veneziatoday.it/attualita/sanitari-sindacati-regione-prefettura-oggi-29-maggio.html?__twitter_impression=true&fbclid=IwAR0aNvWpuC17Y313ym_zlRqJLc_ySRk5Ad5KAWN9zAx3z3LDS84vpsV8RBA

 

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Sabato 8 giugno manifestazione nazionale di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa a Roma in piazza del Popolo per rivendicare risorse e occupazione, perché senza Pubblico non c’è equità, senza lavoro non c’è futuro: #futuroèpubblico

Ad annunciarlo sono i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi e Nicola Turco.

Le Confederazioni hanno espresso pieno sostegno per arrivare a concretizzare un Piano straordinario di assunzioni nelle pubbliche amministrazioni che non solo compensi le uscite per pensionamento, ma rafforzi gli organici per garantire ai cittadini un’estensione del perimetro pubblico e non invece una sua riduzione alimentata da anni di tagli e blocco delle assunzioni”.

… “è importante che il personale che è in servizio abbia la giusta riqualificazione e riconoscimento professionale e che le nuove generazioni che entrano con i nuovi concorsi abbiano inquadramenti adeguati ai cambiamenti intervenuti nella Pa. Per questa ragione l’impegno delle Federazioni per portare a termine il lavoro delle commissioni di riforma del sistema di classificazione, viene individuato come obiettivo strategico e propedeutico al nuovo rinnovo contrattuale 19/21. A tal proposito le Federazioni hanno chiesto alle Confederazioni di rafforzare nel rapporto con il Governo l’esigenza di aprire subito un confronto sull’atto di indirizzo per il nuovo CCNL, di adeguare in modo significativo le risorse che oggi sono a disposizione nella legge di Bilancio e di sbloccare definitivamente il tetto ai fondi per il salario accessorio così da liberare la leva della produttività. All’appello mancano ancora i CCNL della dirigenza e alcuni contratti dei servizi pubblici che operano in regime accreditato a partire da Sanità Privata e Rsa”.

… “i segretari generali di Cgil, Cisl e UIl si sono impegnati a scrivere alle Confederazioni datoriali private e alle controparti pubbliche, Governo e Regioni, per chiudere la partita dei rinnovi che attengono il triennio 16/18, così da far partire subito le Piattaforme per i nuovi rinnovi. Proprio in quest’ottica Landini, Furlan e Barbagallo, sono a sostegno della vertenza per la Sanità Privata per un contratto che non viene rinnovato da ben 12 anni e che vede, ad oggi, l’interruzione delle relazioni sindacali per indisponibilità delle parti datoriali a discutere di parte economica”.

“Assunzioni e contratti; miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini e rivendicazioni di investimenti sulla innovazione e sulla copertura territoriale adeguata dei servizi fondamentali e dei loro livelli essenziali; recupero della dignità professionale dei lavoratori del sistema dei servizi pubblici con il superamento definitivo delle logiche punitive, di controllo, di penalizzazione economica, di messa in discussione di diritti fondamentali, di tagli alle libertà sindacali e di spazi contrattuali. Sono le vertenze che attraversiamo e che vanno affrontate come elementi centrali per rilanciare il ruolo che le Pubbliche amministrazioni, e in generale i servizi pubblici, hanno nel nostro Paese come fondamento di sviluppo, benessere e giustizia sociale”. Per questo, concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, “in coerenza con la mobilitazione Confederale, le categorie delle Funzioni Pubbliche saranno a Roma il prossimo 8 Giugno con una manifestazione in Piazza del Popolo per rivendicare risorse e occupazione. Senza pubblico non c’è equità, senza lavoro non c’è futuro: #futuroèpubblico.

Roma, 20 maggio 2019

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Nuova giornata di trattative con la Direzione dell’ULSS 3 nel consueto incontro mensile.

In sintesi i punti salienti dell’incontro che troverete anche nel consueto comunicato redatto dalla Segreteria Aziendale Uil Fpl Ulss 3 Serenissima.

“Finalmente sembra che sia risolta la questione delle graduatorie ricontrollate e che saranno pubblicate a breve, conseguentemente dovrebbe essere inserita nella busta paga di giugno la quota economica e gli arretrati  ai dipendenti che aspettano il passaggio di fascia (progressione orizzontale ndr) del 2018 – riferisce Roberto Crivellaro Segretario Aziendale UIL FPLinfatti saranno distribuiti circa 1.200.000 euro, che non saranno sufficienti a garantire il passaggio di fascia a tutti i lavoratori. Per questo – continua Crivellaro – abbiamo ribadito, all’amministrazione, che dovranno essere sbloccate tutte le risorse economiche utili a garantire più passaggi possibili ai lavoratori di tutta l’Ulss 3 Serenissima.

È stato firmato anche l’accordo, parte giuridica, per la Produttività del 2018 – dice Monica Catullo della Segreteria Provinciale UIL FPL e componente della RSU – mantenendo le regole valide per il 2017 definendo la parte economica e l’eventuale destinazione di residui nella prossima trattativa, che permetterà l’erogazione del saldo produttività ai lavoratori per l’autunno. Rimane il fatto – aggiunge Catullo – che per le novità apportate dal CCNL 2016/2018 dovremo avviare una ulteriore trattativa con l’Azienda per definire nuovo accordo e regolamento per adeguarci alle norme firmate a Roma.

Per quanto riguarda l’argomento BUONI PASTO è stato ribadito che la situazione creatasi con la nuova acquisizione dettata dalla offerta obbligatoria CONSIP sta negando il diritto al pasto ai lavoratori, diritto sancito dal contratto nazionale. Infatti – esclama Luca Favaretto componente UIL FPL della RSUoltre ad esserci la mancanza di un regolamento adeguato alle novità definite nel CCNL 2016/2018, dobbiamo contenere le proteste dei lavoratori che hanno diritto al buono pasto perché i nuovi buoni pasto non vengono accettati da moltissime attività commerciali sul territorio dell’Ulss 3 Serenissima. Abbiamo chiesto che l’ufficio del Provveditorato si faccia carico di risolvere al più presto la questione anche attraverso una differente offerta CONSIP.

Nel frattempo invitiamo i lavoratori, attraverso la mail acquisti@aulss3.veneto.it a segnalare le attività commerciali che non accettano i buoni pasto.

Abbiamo infine discusso di mobilità tra distretti perché la graduatoria è in scadenza. Dopo averci fornito l’andamento degli spostamenti gestiti l’Azienda, ha riferito che in autunno sarà attivato un nuovo avviso.

Presenti per la UIL FPL oltre al Segretario Aziendale Roberto Crivellaro, e i componenti UIL FPL in RSU Giuseppe Puglisi, Monica CatulloMarco Giovanni Scianna e Luca Favaretto .

Per scaricare il comunicato clicca qui

Comunicato UIL 4-2019 ULSS3.

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Si sono svolte questa mattina le assemblee con il personale in contemporanea in tutta la Regione promosse dalla UIL FPL unitamente a CGIL FP e alle rappresentanze della Dirigenza Medica e SPTA. Grande assente, non a caso la CISL che ha preferito defilarsi dall’iniziativa.

“Una grande partecipazione nel territorio delľULSS 3 Serenissima – dichiara Francesco Menegazzi della Segreteria Provinciale – finalmente una importante presa di posizione UNITARIA e non corporativa contro la politica della Regione di tagli e di riduzione degli organici di tutte le professionalità. È assurdo infatti – prosegue il sindacalista – che per sostituire il personale cessato si debba ricorrere al perverso meccanismo della CRITE che obbliga le Aziende a prostrarsi in a Regione per ottenere la sostituzione. È un sistema che è stato messo in piedi solo per generare risparmio”.

“L’iniziativa che abbiamo avviato – gli fa eco Mario Ragno Segretario Generale UIL FPL – non ha precedenti e ci auguriamo che sia funzionale ad un radicale cambio di rotta nella politica delle assunzioni da parte della Regione”.

“Il nostro territorio – aggiunge Monica Catullo della Segreteria Aziendale – risulta particolarmente penalizzato anche dalla proposta prevista nelle nuove schede ospedaliere, soprattutto nell’area di Dolo e Mirano”.

“Ci auguriamo – prosegue Roberto Crivellaro della Segreteria Aziendale – che sia solo l’inizio di una nuova stagione per rivendicare il percorso ci ha visti impegnati già dall’anno scorso allo scopo di garantire adeguati organici per mantenere un’assistenza pubblica, adeguata e di eccellenza”

“Non possiamo non segnalare l’importante assenza della CISL all’iniziativa, forse preoccupata di dover tenere in equilibrio i rapporti con la Regione Veneto specialmente in questa fase pre-elettorale. È più efficace e strumentale – conclude Francesco Menegazzi – proporre raccolte di firme finalizzate ad incentivi economici, che rivendicare con forza l’adeguamento degli organici”.

In allegato il documento approvato all’unanimità in tutte le assemblee della provincia.

ORDINE DEL GIORNO FINALE 3 maggio 2019-assemblee-aziendali

Scarica il documento.

Clicca sul link http://www.veneziatoday.it/attualita/assemblee-sanitari-medici-ulss3-venerdi-3-maggio.html.

Chioggia

Chioggia

Chioggia

Dolo

Mestre

Mestre

Mestre

Mestre

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INTERSINDACALE APRE LA VERTENZA SU ASSUNZIONI, POSTI LETTO E VALORIZZAZIONE PERSONALE

I sindacali della Dirigenza medica e sanitaria e del Comparto descrivono una situazione da codice rosso per la Sanità Pubblica Veneta e, nel denunciare la mancanza di un progetto di rilancio, chiedono impegni concreti per la carenza di personale: “Senza risposte chiare la mobilitazione generale degli operatori della sanità sarà inevitabile”.

“È una situazione da codice rosso. Non c’è un progetto chiaro di rilancio. Serve una svolta radicale per salvare il pilastro del nostro welfare, per invertire la rotta dopo anni di austerità e senza assunzioni, perché la Sanità pubblica è destinata all’estinzione e le promesse non bastano più. La carenza di personale sta determinando il taglio dei servizi e le esternalizzazioni di intere funzioni in molte Ulss del Veneto. Mancano almeno 1.300 medici e 3.000 infermieri, tecnici e oss. L’assenza di una vera programmazione sta determinando carichi di lavoro insostenibili e spesso la rinuncia delle ferie o l’impossibilità di fruire della malattia. Una situazione che si regge ormai solo e soltanto sulla dedizione e sulla professionalità dei lavoratori. La recente approvazione del Piano Socio Sanitario Veneto e la bozza di schede ospedaliere e territoriali in discussione in questi giorni non risolvono in alcun modo le gravi carenze del nostro sistema socio sanitario”.

È quanto denunciano in una nota le organizzazioni sindacali della Dirigenza medica e sanitaria e del Comparto ANAAO ASSOMED – Federazione CIMO-FESMED – AAROI-EMAC – FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) – FP CGIL Medici e Dirigenti SSN – FVM – UIL FPL Coordinamento nazionale delle aree contrattuali medica, veterinaria sanitaria – ANPO-ASCOTI-FIALS-MEDICI FP CGIL VENETO – UIL VENETO.

Va sottolineata l’incomprensibile assenza della CISL FP alla vertenza.

In particolare i sindacati sottolineano che:

– non vi sia un piano dei fabbisogni di personale che risponda ai bisogni di salute ed alla effettiva capacità di garantire le prestazioni Lea e la continuità assistenziale.
– non si rivede l’offerta socio sanitaria secondo una programmazione specifica ma si tagliano i posti letto e si ridimensiona l’offerta specialistica senza una chiara visione, in particolare nelle strutture periferiche.
– non vi è in alcun modo la costruzione della rete territoriale della presa in carico delle persone e non si attuano politiche concrete per decongestionare aree mediche e pronto soccorso ormai al collasso ed in prima linea a fronteggiare le crescenti richieste della cittadinanza.
– sia un provvedimento raffazzonato la scelta di ovviare alle carenze di personale richiamando in servizio i pensionati che non incideranno mai sulle reali necessità.
– sia sbagliato e incoerente rispetto all’affermazione di voler salvaguardare il “modello veneto” che nelle nuove schede ospedaliere vengano favorite le strutture private a scapito delle pubbliche.
– sia inaccettabile che si risolva il problema delle carenze di personale facendo accorpamenti e spostando i lavoratori tra diverse sedi afferenti alle Ulss senza garanzia di qualità e continuità dell’assistenza.

Da qui le richieste:

  1. Assunzioni subito e l’apertura di un confronto vero sul piano dei fabbisogni di personale per la Dirigenza Medica e Sanitaria ed il Comparto che riduca anche i tempi delle procedure.
  2. La conferma degli attuali posti letto e dell’offerta specialistica per aprire un confronto che salvaguardi la diffusione territoriale della Sanità veneta e che confermi l’attuale risposta di assistenza e cura in assenza di effettiva alternativa.
  3. Impegni concreti all’utilizzo di risorse regionali per valorizzare i professionisti della Sanità in attuazione delle norme contrattuali in materia di coordinamento regionale.Per queste ragioni i sindacati hanno annunciato assemblee unitarie in tutte le ULSS del Veneto il prossimo 3 maggio 2019 sottolineando che “senza risposte chiare e concrete la mobilitazione generale degli operatori della sanità sarà inevitabile”.

Nella nostra provincia le assemblee si terranno solo nel territorio dell’ULSS 3 presso tutte le sedi ospedaliere, ma la vertenza coinvolge anche l’ULSS4 del Veneto Orientale.

 

FP_CODICE ROSSO

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Assemblee ULSS3

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E’ questa la decisione assunta dai Lavoratori, rappresentati dai sindacati Fp Cgil, Uil Fpl, Csa Ral, Diccap e Cobas e dalla Rsu dopo l’assemblea di giovedì 18 aprile. Previsto anche il blocco dello straordinario.

«Lo sciopero sarà articolato a ore su più giornate di lavoro per dare continuità al percorso di protesta dei lavoratori che da troppo tempo aspettano risposte da questa amministrazione – fanno sapere Daniele Giordano della Funzione Pubblica Cgil, Mario Ragno della Uil Fpl, Sergio Berti di Csa Ral, Luca Lombardo del Diccap, Enrico Quieto del Cobas e Gianpiero Bulla Rsu -. Durante l’assemblea i lavoratori hanno evidenziato una situazione sempre più emergenziale dovuta alla carenza di personale. Dal 2016 il personale è calato di più del 20% e le prossime uscite dovute a pensionamenti e quota 100 appesantiranno ulteriormente il clima e i carichi di pratiche. Al Comune assumono solo e soltanto vigili e i servizi sono al collasso».

«Assunzioni, formazione, riduzione dello straordinario, e comunque pagamento dello stesso che non può, proprio per le carenze di personale, andare a recupero – sono le richieste, oltre a – definizione dell’indennità di condizioni di lavoro, revoca della responsabilità del procedimento in assenza di corrispondente qualifica e inquadramento». Interventi a garanzia della sicurezza del personale e dei servizi, oltre che alla «sorveglianza degli spazi adibiti alla celebrazione dei matrimoni, punti informativi, permanenti per le relazioni con utenza multietnica».

“L’amministrazione non ha mai affrontato in modo serio le richieste dando risposte e contribuendo a favorire un clima di lavoro positivo. Abbiamo assistito a nuove sedi che non cambiano la situazione difficilissima del servizio e le condizioni disastrose di lavoro del personale. L’amministrazione – concludono – non ci ha lasciato alternative se non quella di proclamare lo sciopero per difendere la dignità, la professionalità e i servizi che con dedizione e fatica stiamo erogando alla cittadinanza. Solleciteremo il prefetto – precisano i sindacati – e i rappresentanti istituzionali a intervenire a tutela del personale e di questi servizi essenziali».

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Giovedì 18 aprile, la UIL Veneto è stata ascoltata in audizione in Quinta Commissione Regionale sulle schede ospedaliere.

«Dati alla mano – ha dichiarato il segretario confederale regionale Mario Ragno – risulta una consistente diminuzione dei posti letto totali (circa 400 in meno rispetto alla vecchia programmazione), che penalizza soprattutto le strutture pubbliche. In particolare  è l’area riabilitativa che viene “dirottata” verso le strutture private. La diminuzione dei posti letto nelle strutture intermedie porta inoltre al superamento della lunga degenza ospedaliera, scaricando sulle famiglie i costi dopo i primi 30 giorni. Il PSSR prevedeva una continuità ospedale-territorio, e le medicine di gruppo integrate, non riteniamo che questo sistema oggi sia stato applicato così come era stato progettato».

Pur ravvisando lati positivi, (quali ad esempio l’inserimento all’ interno degli ospedali Hub, dell’apicalità di Neuropsichiatria Infantile con posti letto dedicati, l’aumento dei posti letto nelle apicalità, l’armonizzazione dei posti letto dei presidi riabilitativi), il giudizio finale è che «la riorganizzazione messa in atto dalla Regione Veneto sia insufficiente a garantire la copertura dei bisogni socio-sanitari-assistenziali».

Per la UIL Veneto, «Non può esserci deospedalizzazione senza una efficace rete territoriale pubblica. Il processo di deospedalizzazione, se non è accompagnato da un corrispondente e contestuale rafforzamento dell’assistenza socio sanitaria nel territorio, determina, di fatto, un’impossibilità per i cittadini di beneficiare delle cure».

Nel documento consegnato ai componenti della Commissione, UIL Veneto ricorda che «per elevare tutti gli ospedali agli standard di qualità, la dotazione in linea con la precedente organizzazione non basta, è impensabile in un “sistema” che oggi sta scoppiando, pensare ad una riorganizzazione ad invarianza di spesa. Già ora mancano medici generici e specialisti, infermieri ed OSS, l’età media di questo personale è alta, la pensione a “Quota 100” provocherà falle enormi sulle dotazioni organiche, se non si provvederà con urgenza a bandire concorsi pubblici, il sistema collasserà con conseguenze pericolosissime, quali ad esempio la impossibilità di garantire i Lea».

In conclusione Uil Veneto ha chiesto alla Commissione: l’incremento degli investimenti, partendo da un piano assunzionale che permetta la piena applicazione dei Lea ed il ricambio generazionale; di rivedere e rivalutare le strutture declassificate; di rafforzare e riequilibrare nel territorio i posti letto; il rilancio del servizio pubblico; il potenziamento dei mezzi di soccorso soprattutto nei territori più difficili da raggiungere; il rafforzamento delle strutture territoriali; la garanzia di un servizio pubblico di trasporti adeguato ai bisogni; l’incremento dei medici di Medicina Generale, incentivando la copertura dei territori più disagiati; la copertura per le fasce più deboli della popolazione, delle spese totali e per la fascia media una riduzione significativa della compartecipazione alle spese, per la ex lungodegenza e terapie riabilitative; una totale ed efficace presa in carico nel territorio dei post acuti.

«Spendere in Sanità – ha concluso Ragnovuol dire investire per il futuro della nostra regione e del nostro Paese».

Fonte UIL Veneto.

Scarica il documento.

20190418 UIL Veneto – Audizione Quinta Commissione

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Riprese il giorno 9 aprile le trattative con l’Azienda ULSS 4, all’Ordine del Giorno la presentazione della STAGIONE ESTIVA 2019, che non prevede grandi novità sostanziali rispetto al passato, lo stato dell’arte nell’applicazione della DGR 1075/2017 di RIORGANIZZAZIONE DELL’ADI, e la valutazione della situazione delle PORTINERIE.

In sintesi, un incontro informativo ed interlocutorio. Ci sarà ancora da aspettare per il pagamento delle PROGRESSIONI ORIZZONTALI 2018, a causa della verifica degli ultimi ricorsi presentati. “Il risultato finale – afferma Francesco Menegazzi – sarà comunque discutibile, poiché siamo convinti dell’iniquità dell’accordo che determinerà effetti spiacevoli quanto prevedibili, a causa della scelta, non condivisa da questa Organizzazione Sindacale, di prevedere graduatorie nelle quali venisse dato un punteggio di anzianità complessiva senza considerare l’anzianità di fascia. Saremo in grado di dimostrarlo dati alla mano”.    

Presenti al tavolo per la UIL FPL il Segretario Francesco Menegazzi e Carla Castelletto componente UIL in RSU.

In allegato il comunicato n°3/2019 della UIL FPL. Clicca qui per scaricare.

Comunicato UIL 3-2019 ULSS4

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Lo scorso 3 aprile c’è stato un nuovo incontro tra Organizzazioni Sindacali è l’Amministrazione Comunale per affrontare i problemi del Sistema Bibliotecario del Comune.

“Già nell’incontro del 7 marzo scorso era stata sottolineata l’assenza di un progetto strategico e erano stati chiesti chiarimenti su  organici, organizzazione e l’ipotesi di appalto – dichiara Michele Saya Segretario Aziendale UIL FPL – a distanza di quasi un mese nessuna risposta da parte dell’Amministrazione, anzi è stata ribadita la conferma di non voler assumere personale in quanto la dotazione organica è esclusivamente utilizzata per le assunzioni della polizia locale».

«La scelta in questi anni di ridurre il personale e i prossimi pensionamenti – aggiunge Gianpiero Bulla componente UIL e coordinatore RSU – determinerà l’abbattimento della qualità dei servizi  a discapito della cittadinanza. L’appalto non è una soluzione ed è un chiaro fallimento della politica di questa amministrazione, che sta remando non per ma contro questa città. Nei prossimi giorni convocheremo l’assemblea unitaria dei lavoratori delle biblioteche per mettere in campo tutte le azioni di lotta necessarie a tutelare loro e la cultura a Venezia”.

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Sanità privata in lotta per il contratto fermo da 12 anni: «Pronti allo sciopero»

Al via la vertenza su scala regionale per la Sanità Privata, con l’attivo unitario dei delegati e il presidio presso la sede Regionale dell’AIOP in via Gozzi a Mestre. Villa Salus, Policlinico San Marco, Ospedale San Camillo e Fatebenefratelli, sono le strutture ospedaliere della sanità privata del Veneziano che protestano per il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro fermo da 12 anni.

E’ una vergogna, che le associazioni di rappresentanza quali Aiop, si rifiutino di finanziare un contratto scaduto da dodici anni, quando i Lavoratori della sanità pubblica hanno rinnovato il contratto già da un anno e che assistiamo alla partecipazione in massa dei lavoratori della sanità privata del Veneto ai concorsi pubblici banditi dalle aziende sanitarie. La nuova programmazione dei posti letto per acuti e riabilitazione, ora al vaglio della quinta commissione consiliare regionale, assegna alle strutture private 273 posti letto in più rispetto alla programmazione del 2013.

La protesta, nata dal blocco delle trattative a livello nazionale, si articolerà attraverso assemblee dedicate in tutti i posti di lavoro, specificatamente al

  • POLICLINICO SAN MARCO venerdì 5 aprile dalle ore 13 alle ore 15
  • CASA DI CURA RIZZOLA martedì 9 aprile dalle ore 13 alle ore 15
  • VILLA SALUS lunedì 15 aprile dalle ore 13 alle ore 15
  • FATEBENEFRATELLI in data da stabilire
  • SAN CAMILLO in data da stabilire

dove verranno affisse bandiere e cartelli da parte delle OOSS per manifestare il proprio dissenso di fronte a questa situazione.

Sono coinvolti circa 300 mila i lavoratori in tutta Italia. Vi terremo aggiornati sugli ulteriori sviluppi della vicenda.

Ecco qualche immagine del presidio di oggi preso la sede di AIOP e la protesta presso il Policlinico con l’affissione delle bandiere fuori della struttura.

 

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