UIL FPL VENEZIA

NEWS IN EVIDENZA

E’ stata fissata nei giorni 28 novembre e 12 dicembre la data delle prossime udienze per discutere in merito al corretto riconoscimento dell’Indennità di Vacanza Contrattuale per la causa promossa dalla UIL FPL Venezia contro Italcliniche che gestisce le Residenze Anni Azzurri di Favaro Veneto e Quarto d’Altino, per i dipendenti da noi rappresentati attraverso lo studio Fiamingo. Il Giudice incaricato è la Dr.ssa Coppetta Calzavara.

“Aspettiamo con molto interesse l’esito del ricorso che abbiamo promosso – afferma Piero Polo che ha seguito la vicenda – ci auguriamo che venga ribadito quanto già sentenziato in passato con la collega MDR, alla quale sono già state riconosciuti 700€, ovvero una cifra sostanzialmente diversa da quella definita dall’assurdo accordo al ribasso, siglato dalla CGIL che prevedeva un incremento di soli 80€”.

Ricordiamo che sono circa 30 i ricorsi presentati e patrocinati dalla UIL che andranno discussi singolarmente nei prossimi mesi.

Vi terremo informati sugli sviluppi ulteriori.

20181106110837553

 

 Like

Ancora oggi, nell’Unione Europea, le donne guadagnano in media il 16,2 % in meno rispetto agli uomini. La Giornata europea per la parità retributiva è stata fissata in data 3 novembre, giorno dell’anno che rappresenterebbe simbolicamente il momento in cui le donne smettono di essere pagate, a parità di salario e di ore di lavoro, rispetto ai colleghi uomini.

Questo tipo di discriminazione incide sulla vita delle donne e sul livello di povertà, alimentando una situazione di precarietà costante che diviene ancora più evidente al momento della pensionamento, a seguito del quale la forbice della disparità arriva in Europa al 36%. Sono d’accordo con i commissari Thyssen e Jourová sulla necessità di accrescere consapevolezza rispetto a questo tipo di discriminazione e di promuovere un maggiore impegno a lavorare sul tema da parte delle istituzioni europee.

Giornata per la parità retributiva: dichiarazione del primo Vicepresidente Frans Timmermans e delle Commissarie Marianne Thyssen e Věra Jourová

Bruxelles, 26 ottobre 2018

Ad oggi nell’Unione europea le donne continuano a guadagnare in media il 16,2 % in meno degli uomini. Il 3 novembre prossimo – Giornata europea per la parità retributiva – rappresenta simbolicamente il momento in cui le donne smettono di essere pagate rispetto ai loro colleghi uomini, quando manca il 16% alla fine dell’anno lavorativo.

In vista di questa giornata, il primo Vicepresidente Frans Timmermans e le Commissarie Marianne Thyssen e Věra Jourová hanno dichiarato:

“Donne e uomini sono uguali: questo è uno dei valori fondanti dell’UE, anche se, di fatto, per due mesi all’anno le donne ancora lavorano gratis rispetto ai colleghi uomini. È una situazione che non possiamo più accettare.

In Europa le donne guadagnano il 16,2 % in meno degli uomini: un divario retributivo iniquo non solo come principio in sé, ma anche all’atto pratico, poiché pone le donne in situazione di precarietà nel corso della loro carriera professionale e ancor di più dopo il pensionamento, quando le differenze rispetto alle pensioni degli uomini diventano del 36,6 %.

Anche se non c’è una soluzione immediata per correggere tale disparità, realizzare un cambiamento concreto è in qualche modo possibile. Per affrontare il problema delle disparità nel mondo del lavoro e a casa, la Commissione ha presentato numerose proposte. È ora urgente che il Parlamento europeo e il Consiglio le portino avanti per ottenere risultati concreti, ad esempio migliorando il diritto, per i genitori che lavorano e per chi presta assistenza ai familiari svolgendo, in parallelo, un’attività lavorativa, di usufruire di un congedo per aiutare la propria famiglia.

I nuovi dati pubblicati oggi sottolineano quanto sia importante adottare urgentemente le norme sull’equilibrio tra attività professionale e vita familiare proposte dalla Commissione europea. L’anno scorso un cittadino europeo su tre non è riuscito ad usufruire di alcun congedo per motivi di famiglia e solo quattro uomini su dieci hanno preso un congedo parentale (o hanno manifestato l’intenzione di prenderlo): questo non è né giusto né sostenibile.”

 Like

In allegato la nota inviata da CGIL CISL e UIL al Direttore della Direzione generale delle professioni sanitarie e delle risorse
umane del Servizio Sanitario Nazionale e alla Segreteria della Conferenza delle Regioni per avviare un urgente confronto e affrontare i problemi che molti Lavoratori stanno riscontrando nell’iscrizione ai nuovi albi delle professioni sanitarie.

Vi terremo aggiornati sugli ulteriori sviluppi.

Cgil_Cisl_Uil_Richiesta incontro urgente per problemi iscrizione ordini

 Like

Nell’incontro dello scorso 24 ottobre si e’ discusso della questione delle sostituzioni lunghe jolly.
L’Azienda ha ammesso di aver fatto degli errori, e controllate le posizioni, i periodi e la graduatoria, già nei prossimi giorni procederà a chiamare partendo dal primo in graduatoria.
Viste le forti necessità di copertura l’Azienda per motivi tecnici ha temporaneamente sospeso le posizioni attivate di 1 pool alla Scuola dell’Infanzia Comparetti garantendo però la copertura fissa e non spostabile di 6 persone, e di 1 pool alla Scuola dell’Infanzia Volpi garantendo la copertura fissa e non spostabile di 7 persone, in via definitiva tolto il pool al Nido Glicine.

“Siamo soddisfatte di quanto discusso e definito al tavolo – afferma Greta FONTANA delegata per la UIL al tavolo – poi con le delegate delle altre sigle abbiamo proseguito la discussione per la definizione delle cosiddette Zone/Griglie per i jolly, riservandoci di presentare una proposta all’Azienda. Ci auspichiamo che si riprenda a scorrere l’ordine definito dal Decentrato”.

Successivamente la Dr.ssa Spignesi ha fatto una brevissima spiegazione sul fatto del cambio orario per le emergenze riportato alle ore 8.00 e non più alle 7.00. Vista la scarsità di telefonate pari a 3 in un mese non reputano dover articolare una giornata di lavoro amministrativo su prolungamenti di orario e con straordinari delle dipendenti che dovevano presenziare dalle 7.00 creando poi scompensi nella gestione burocratica operativa laddove tale necessità era davvero coso limitata.

Vi aggiorneremo sugli sviluppi futuri.

 

 

 Like

Si è svolto lo scorso 17 ottobre un nuovo incontro con l’Amministrazione dell’ULSS 3 e si sono definite una serie di questioni relative a

  • INCARICHI DI FUNZIONE E ORGANIZZAZIONE: nel merito è stato siglato un accordo che differisce al 31.12 le posizioni in essere, l’Azienda sta aspettando indicazioni della Regione, ma abbiamo sostenuto che non può dare vincoli rigidi con indicazioni difformi dal CCNL. Come UIL riteniamo che non debbano andare a bando le posizioni dei coordinatori, posizione che sosterremo anche in sede di contrattazione regionale.
  • PART-TIME: abbiamo firmato un accordo che prevede che a coloro che hanno ancora i requisiti proseguono fino al mantenimento degli stessi, mentre i i nuovi part-time avranno decorrenza di 4 anni non rinnovabili automaticamente, fermo restando che potranno partecipare ai nuovi bandi. I part-time in scadenza verranno invece prorogati per un anno, comunque nelle more di attivazione dei nuovi bandi, per consentire a coloro che scade di partecipare al bando successivo senza soluzione di continuità.
  • SPISAL: verrà adottata un’organizzazione che prevede 2 Tecnici della Prevenzione in turno e un Medico che consentirà di definire un orario uniforme tra il personale senza sforare nel numero delle pronte disponibilità pro-capite.
  • ORGANICI: siamo molto preoccupati per la situazione degli organici soprattutto per la grave carenza di Operatori Socio Sanitari, per i quali manca una graduatoria di concorso utile e non conosciamo i tempi per l’avvio di un nuovo concorso, per gli infermieri, la cui graduatoria è ormai esaurita, ma anche per altre figure professionali.
  • PROGRESSIONI ORIZZONTALI: la procedura verrà fatta completamente per via telematica, coinvolge 2954 lavoratori complessivi e partirà nei prossimi giorni. Ricordiamo l’importanza di procedere alla formulazione delle graduatorie entro l’anno, indipendentemente da quante risorse assegnare alle fasce.

In allegato:

Comunicato UIL 7-2018 ULSS3

 Like

Il giorno 8 ottobre si è svolto un incontro con i Rappresentanti della Regione per approfondire i contenuti dei documenti presentati qualche settimana fa in merito a:

  • relazioni sindacali
  • obbligo di iscrizione agli ordini professionali
  • verifica del rispetto dei piani di razionalizzazione delle Aziende ASL
  • assegnazione degli incarichi di coordinamento

In merito al primo punto è stata rinviata ogni discussione, ma è stata ribadita la necessità di prevedere incontri più serrati per affrontare senza soluzione di continuità le varie problematiche.

Sul secondo punto, pur non essendo l’argomento prerogativa delle Regioni, che non sono state coinvolte nel processo di istituzione degli Ordini, è stato chiesto di capire quali siano le iniziative che potrebbero essere avviate e da chi, qualora un professionista sanitario non faccia l’iscrizione al proprio ordine professionale, così come previsto dalla legge 3/2018 (ex DL Lorenzin).

In merito al terzo argomento, ci è stata presentata una tabella con il resoconto dei reali risparmi fatti nelle diverse aziende, ora chiediamo il rispetto di quanto previsto dall’Accordo dell’11 luglio 2017, che ricordiamo non è stato firmato dalla CGIL, che prevede ingenti somme da trasferire al personale.

Sulla questione degli incarichi di coordinamento, è stato ribadito che non ci debbano essere interferenze vincolanti da parte della Regione in merito alle procedure per la revisione degli incarichi di coordinamento di funzione e l’avvio di quelli professionali, ma che debba essere rispettata l’autonomia delle Aziende. Non siamo contrari a linee guida regionali per omogenizzare i criteri, ma riteniamo che debbano indicare solo i principi generali e non le procedure operative.

Siamo invece abbastanza sorpresi dalla proposta di azzerare i coordinamenti e bandire nuovi concorsi per TUTTE le posizioni, riteniamo che si rischi un default organizzativo enorme nel rimettere tutti i coordinamenti a bando. riteniamo debba essere data una lettura diversa del nuovo CCNL e per questo motivo attendiamo anche indicazioni dalla Segreteria Nazionale.

E’ stata fatta rilevare l’esistenza di situazioni dove il Coordinatore non è in possesso i requisiti previsti dalla legge 43/2006, soprattutto nell’area del Padovano e del Veronese, con grande sorpresa del Dr. Costa che si è impegnato a fare una analisi della situazione nello specifico che ci consenta di trovare soluzione adeguate ad eventuali criticità.

Il prossimo incontro è previsto per il prossimo 25 ottobre.

 Like

dal sito UIL Tucs Nazionale

L’8 ottobre si è svolto un nuovo incontro tra le organizzazioni sindacali e la rappresentanza di Uneba per riprendere la trattativa per il rinnovo del Ccnl. A giugno si era registrata l’interruzione quando era stata respinta la richiesta dell’associazione datoriale di trasformare la quattordicesima mensilità (art. 45 Ccnl vigente) in salario variabile.

All’avvio dell’incontro, Uneba, preso atto della posizione delle organizzazioni sindacali, ha dichiarato di voler proseguire il confronto per il rinnovo del Contratto, partendo dalle richieste contenute nella piattaforma sindacale e accantonando la proposta sull’articolo 45. Tale dichiarazione, però, è stata integrata dalla ribadita richiesta di rinnovare il Contratto a “isorisorse”, obiettivo da conseguire, secondo la parte datoriale, ricercando le risorse necessarie al rinnovo del Ccnl tra quelle esistenti nel sistema contrattuale attuale.

È stato anche aggiunto, sempre da Uneba, come le scelte delle Regioni nel settore continuino ad essere caratterizzate da differenze e da comportamenti non omogenei. L’azienda quindi ritiene necessario adottare un sistema che, tenendo conto del comportamento delle singole realtà istituzionali, preveda soluzioni differenziate e non omogenee, seppur con obiettivi comuni a livello nazionale. Inoltre, si è affermato da parte datoriale, per la tipicità delle attività di servizio svolte, che i costi sostenuti non possono essere scaricati sui prezzi.

Al fine di riavviare proficuamente il confronto, Uneba ha chiesto di affrontare prioritariamente quegli istituti contrattuali che non prevedano costi. Su questo è stata sostenuta la necessità di rafforzare il livello di confronto territoriale che consentirebbe di individuare soluzioni adattabili ai singoli contesti. In particolare per quanto attiene alle politiche retributive, la controparte ha ipotizzato l’istituzione di un doppio livello per la definizione del costo contrattuale: un livello nazionale e uno decentrato. Ipotesi, questa, non accolta positivamente dai sindacati.

Infatti le organizzazioni sindacali hanno espresso forte perplessità sull’approccio illustrato circa il doppio livello per la contrattazione salariale. La UILTuCS, pur considerando di grande importanza nella dinamica delle relazioni sindacali il livello decentrato, ritenendo anche debba essere implementato per la parte relativa al sistema di relazioni sindacali, ha respinto l’approccio proposto da Uneba. Infatti, secondo il sindacato di categoria della Uil, la retribuzione deve essere stabilita dal Ccnl, anche in considerazione del valore legale che la giurisprudenza attribuisce alle retribuzioni tabellate nei Ccnl.

Le organizzazioni sindacali hanno poi presentato una proposta di modifica degli attuali articoli 4 e 5 del Contratto (art. 4 – Diritto di informazione e confronto tra le parti; art. 5 – Struttura della contrattazione). La controparte si è riservata di valutare la proposta presentata sui due articoli. Pertanto verrà presentata una proposta di sintesi e sono stati fissate due ulteriori date: 12 novembre alle 10.30 e 26 novembre (da confermare) alle 10.30, sempre nella sede di Uneba a Roma.

È stata prevista anche l’istituzione di una Commissione per l’aggiornamento del testo del vigente Ccnl Uneba per adeguarne i riferimenti al mutato quadro normativo.

 Like
Nella trattativa del 9 ottobre, è stata siglata la preintesa tra l’ULSS 4 e la maggioranza delle Organizzazioni Sindacali sulle PROGRESSIONI ECONOMICHE per l’anno 2018. Purtroppo ha vinto la linea di CGIL e CISL che hanno firmato un accordo che prevede graduatorie distinte per ruolo, categoria e fascia, anziché una graduatoria unica che avrebbe garantito maggiormente il personale.
“Non abbiamo firmato perché verrà penalizzato il personale che da più tempo attende un passaggio di fascia, determinando le stesse conseguenze dell’anno scorso – dice Francesco Menegazzi Segretario Provinciale UIL FPL – soprattutto per il ruolo sanitario. Ne conseguirà che coloro che hanno percepito l’ultima fascia nel 2005 potranno essere scavalcati da chi l’ha avuta negli anni successivi. Sarebbe stato sufficiente – prosegue Menegazzi – considerare l’anzianità di permanenza nella fascia per smorzarne l’effetto, ma nemmeno questo accorgimento è stato preso in considerazione. Saremo in grado di dimostrare in modo chiaro e dettagliato gli effetti dell’applicazione non appena verranno pubblicate le graduatorie stesse. Ci auguriamo che vengano al più presto convocate le assemblee con il personale dove ci venga data la possibilità di esprimere il nostro punto di vista”. 
Per la UIL erano presenti al tavolo Giovanna Zorzetto, mentre Oreste Montagner era presente in qualità di componenti dell’Esecutivo RSU.
In allegato
Clicca nella pagina dedicata all’ULSS per ulteriori informazioni http://www.uilfplvenezia.it/sanita-pubblica/ulss-4/
 Like

Dura presa di posizione del Segretario UIL FPL Venezia Mario Ragno contro il sindaco Brugnaro, dopo le esternazioni di quest’ultimo alla convention di Forza Italia a Como, dove ha dichiarato di aver assunto “vigili atletici per poter prendere i nigeriani in fuga”.

“I vigili non sono sceriffi – dichiara Ragno – hanno compiti e competenze completamente diverse che vanno dal controllo del territorio alle attività burocratico-amministrative proprie di un Comune. Si sta andando verso una deriva non comprensibile, perdendo di vista il ruolo del vigile e il presidio del territorio stesso”.

Gli fa eco anche Michele Saya, Agente di Polizia Municipale e delegato UIL, che afferma “Brugnaro confonde il ruolo del vigile con quello del poliziotto, ha ridotto la professionalità ridicendola ad una mera prestazione atletica, compra mitragliatori e non si occupa di problemi importanti quali la gestione degli Uffici Anagrafe, ormai allo sfascio”.

Siamo convinti che la polemica sia soltanto iniziata.

2018100803126306225

2018100903032009269.PDF

 

 Like

Riportiamo integralmente quanto pubblicato dalla Responsabile delle Pari Opportunità e delle Politiche di Genere della UIL Nazionale Laura Pulcini.

“Siamo in totale disaccordo con il consiglio comunale di Verona che ha approvato, con 21 voti favorevoli e 6 contrari, la mozione che impegna il sindaco e la giunta a sostenere iniziative per la prevenzione dell’aborto. Sono passati 40 anni dall’entrata in vigore della legge 194, quella che legalizzò la pratica dell’aborto in Italia. Dobbiamo constatare che la legge 194 ha ridotto il numero di aborti e non il contrario e ha evitato che donne economicamente meno abbienti morissero di complicanze post-aborto.

Il calo della natalità nel nostro paese non è imputabile all’entrata in vigore della legge 194 ma dipende da problemi ben più complessi ai quali le forze politiche italiane devono dare una risposta concreta e reale.

La UIL e il Coordinamento Pari Opportunità sostengono l’autodeterminazione della donna e dei suoi diritti, affermati costituzionalmente. Adeguarsi all’evoluzione della società che, nel corso degli anni, è stata protagonista di una progressiva presa di coscienza circa l’aborto e il diritto della donna a scelte consapevoli e che la salvaguardino in prima persona è una condizione di civiltà sulla quale non si può e non si deve mai più tornare indietro”.

 Like