Roma, 23 gennaio 2023 - Lo scorso 27 dicembre 2022, Anaste, si è resa responsabile di una scelta che non ha precedentinelle relazioni sindacali del nostro Paese.
Nel bel mezzo di una trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro che andava avanti da tempoe mentre, FP Cgil Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uil Tucs aspettavano risposte alle proposte sui temidella malattia e degli aumenti contrattuali, Anaste procedeva alla firma del contratto con i sindacatidi certo non annoverabili tra quelli maggiormente rappresentativi.
Un contratto, quello siglato, che sancisce nuovamente come per Anaste la priorità rimane quelladi licenziare liberamente, colpendo economicamente chi si ammala. Anche questa volta nonvengono fornite risposte sui permessi ed è previsto un aumento tabellare irrisorio. Il CCNLsottoscritto e già scaduto non presenta clausole di armonizzazione con gli altri contratti del settoree ancora una volta non solo non risponde alle legittime attese dei lavoratori del settore che sonostati in prima fila durante la pandemia, ma, a nostro avviso, lede la loro dignità.Per le OO.SS. quello di Anaste è un comportamento inqualificabile. Per tutelare le lavoratrici e ilavoratori, ci vediamo costretti a mettere in campo da subito tutte le azioni dicoinvolgimento dei lavoratori stessi e delle Istituzioni a nostra disposizione a partire dall’apertura dellostato di agitazione di tutto il personale. Verrà inoltre segnalata alla Conferenza delle Regioni questariprovevole condotta fuori da ogni regola pattizia, che fa venir meno la credibilità di Anaste neirapporti negoziali e istituzionali a tutti i livelli.
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