UIL FPL VENEZIA

Mestre, 11 ottobre 2023 – Giornata importante quella di oggi, nella quale sono stati sottoscritti alcuni importanti accordi finalizzati alla distribuzione di risorse al personale. Nel dettaglio l’accordo sui RESIDUI DEL 2022 prevede

  • – il mantenimento delle stesse quote di produttività in vigore per gli anni precedenti che consentirà la distribuzione del saldo con un conguaglio per coloro i quali hanno avuto un punteggio superiore a 54 nell’ultima scheda di valutazione – parametrati al personale a tempo pieno e al netto di assenze inferiori ai 30 gg – , nella misura di:
    • * area del personale di supporto – saldo 288€ – conguaglio 431€ = totale 719€
    • * area degli operatori – saldo 321€ – conguaglio 483€ – totale 804€
    • * area degli assistenti – saldo 348€ – conguaglio 522€ – totale 870€
    • * area dei prof.salute e funz. ex D – saldo 390€ – conguaglio 576€ – totale 976€
    • * area dei prof.salute e funz. ex Ds – saldo 441€ – conguaglio 664€ – totale 1105€
  • – una prima risposta concreta per i 1072 lavoratori del comparto che prestano servizio presso l’area territoriale di Venezia Centro Storico e Isole. E’ stata assegnata una quota una tantum pro-capite di €1.000 a titolo di a sostegno dell’area veneziana che soffre, da anni, una maggiore indisponibilità sul mercato del lavoro verso detta sede
  • – un riconoscimento una tantum di €1.500 per i Case Manager e Operatori Tecnici operanti presso alcuni specifici ambiti, per il maggior impegno prestato nel coordinamento dei rispettivi contesti. Abbiamo accantonato un’altra importante quota che andrà a premiare coloro che hanno prestato un maggior impegno nel biennio 22-23 previo accordo che verrà successivamente definito.
  • – il pagamento delle ore straordinarie accumulate pro-capite, nella misura del 40% su base volontaria
  • – una quota parte pari a €800.000 destinata a progetti obiettivo per remunerare situazioni specifiche e particolari di maggior impegno chiesto al personale, compresi i rientri in servizio a causa di assenze improvvise.

“Assolutamente incomprensibile – afferma Francesco Menegazzi Segretario UIL FPL Venezia – la scelta di Cgil e Nursing Up che non hanno firmato l’accordo per motivazioni a nostro avviso pretestuose. Si tratta di un accordo che riconosce a tutti un saldo molto superiore rispetto al consueto – vedi sopra che riconosce la specifica attività di alcuni Lavoratori (Case Manager e Coordinatori aree tecniche ndr), e che dopo anni di promesse da qualche risposta al disagio di chi lavora a Venezia. Dove sta il problema? Che ci sono ancora quote accantonate da distribuire? Non crediamo sia motivo sufficiente per bloccare tutto! Peraltro per la distribuzione di queste risorse è necessario un confronto e accordo sindacale.”


Definito anche il nuovo accordo sulle INDENNITA’ che stabilisce il riconoscimento di tale istituto in diversi altri contesti oltre a quelli contrattualmente definiti, con decorrenza 1.1.2023. L’indennità verrà ripristinata in alcune UUOO nelle quali era stata precedentemente sospesa.

Presenti al tavolo come UIL FPL anche Igor Penzo, Giuseppe Puglisi, Luca Favaretto e Stefano Boscolo Agsotini.

Clicca qui per scaricare il comunicato.

ASL3 – 231011 Comunicato UIL 9-2023 residui – indennita

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 COMUNICATO STAMPA 

Mestre, 4 ottobre 2023 – Come FP CGIL, CISL FP, UIL FPL di Venezia esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime del disastro avvenuto ieri sera, 3 ottobre, sulla rampa cavalcavia di Mestre.
“Come Sindacati – dichiarano Marco Busato Segretario Generale FP CGIL Venezia, Massimo Grella Segretario Generale FP CISL Venezia e Francesco Menegazzi Segretario Generale UIL FPL Venezia – non possiamo che esprimere tutto il plauso alle donne e agli uomini che ieri sera si sono attivati per prestare soccorso alle persone coinvolte nel tragico incidente.”
“Pensiamo ai Vigili del Fuoco agli Operatori del SUEM 118 e dei Pronto Soccorso, alla Polizia Locale e a tutti i professionisti ed operatori che lavorano negli ospedali dove sono stati accolti i feriti. A queste donne e uomini che svolgono un servizio pubblico fondamentale per la salute e la sicurezza dei cittadini, dimostrando in questi momenti la loro professionalità e dedizione al lavoro anche in situazioni di pericolo, va il nostro ringraziamento e la nostra stima» concludono.
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3 ottobre 2023 – È stato firmato l’accordo ponte per il superamento del Contratto collettivo nazionale di lavoro Aiop Rsa, che coinvolge il personale dipendente delle Rsa e delle altre strutture residenziali e socio-assistenziali associate Aiop.

Tra i punti salienti: con le competenze del mese di ottobre le lavoratrici e i lavoratori avranno aumenti tabellari mensili dai 118 ai 301 euro in rapporto alla professione inquadramento; quanto all’indennità del servizio notturno, è prevista una maggiorazione del 15% della quota oraria notturna non legata più al minimo di notti effettuate; un nuovo superminimo non inferiore a 40 euro mensili per i lavoratori assunti prima del 2012 che diventa non assorbibile; un premio di anzianità pari a 40 euro mensili per 13 mensilità per chi ha maturato già dieci anni di anzianità nella stessa azienda o gruppo. E’ stata inoltre demandata alla contrattazione aziendale un nuovo premio di produttività annuale, nonché fissati in 15 minuti i tempi di vestizione e migliorata la casistica di ricorso ai tempi determinati, e preso l’impegno a rivedere nel nuovo contratto l’istituto della malattia.

È quanto comunicano in una nota i Segretari Nazionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, rispettivamente Barbara Francavilla, Roberto Chierchia e Ciro Chietti.

A gennaio – hanno aggiunto – è prevista l’apertura inderogabile del tavolo di negoziazione per la stipula di un contratto unico di settore con le organizzazioni sindacali comparativamente e maggiormente rappresentative. Grazie all’intesa sottoscritta da Fp Cgil, Cisl Fp e UIL FPL si va verso il contratto unico di settore”.

“Questo accordo restituisce un giusto trattamento economico a lavoratori che lottano da più di 11 anni: adesso il nostro impegno è lavorare affinché la trattativa sul contratto unico porti ulteriori risultati per tutti i lavoratori del settore, economici e sui diritti”.

 

Fonte: Sito UIL FPL

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Mestre, 28 settembre 2023 – Riprese dopo la pausa estiva, le trattative con l’Amministrazione dell’Ulss 3 e chiuso il regolamento sugli  Incarichi. Ecco il resoconto di quanto discusso:

  • INCARICHI – è stato definito e sottoscritto il regolamento per l’individuazione, la graduazione e l’attribuzione degli incarichi di posizione, degli incarichi di funzione organizzativa e professionale. Sostanzialmente sono state recepite tutte le osservazioni proposte. L’Azienda ci ha presentato anche la mappatura con le posizioni e il valore economico assegnati ai vari incarichi di funzione e professionali. Va sottolineato che la definizione della pesatura è materia di confronto, ma resta un onere e responsabilità dell’Azienda che ne definisce l’istituzione e la graduazione. Ci auguriamo che quanto prima si proceda alla copertura delle posizioni vacanti così come vengano avviati i bandi per la copertura degli incarichi professionali.
  • Viene rinviata infine la discussione sui RESIDUI FONDI CONTRATTUALI 2022 che dovrebbero consentirci di risolvere alcune questioni, prima fra tutte una una quota una-tantum per il personale che lavora nel Centro Storico.

A margine le OO.SS hanno chiesto di sviluppare per i prossimi incontri un regolamento che definisca criteri e modalità per lo spostamento volontario del personale tra le aree. E un accordo sull’ indennità e Differenziali Economici di Professionalità (ex. progressioni economiche).

Infine, veniamo informati che con la mensilità di ottobre verrà liquidata una quota parte delle competenze maturate dal personale beneficiario degli incentivi ex-art.113 D.Lgs 50-2016. E’ in fase di verifica invece la corretta applicazione dell’accordo sull’attività di collaborazione alla libera professione sottoscritto ancora a dicembre 2022, a tal proposito è stata momentaneamente sospesa la liquidazione delle quote al personale e alle UUOO/servizi individuati.

Il prossimo incontro è previsto per giovedì 5 ottobre.

Presenti al tavolo per la UIL Stefano Boscolo, Luca Favaretto e Francesco Menegazzi.

Clicca QUI  e scarica il comunicato.

ASL3 – Comunicato UIL 8-2023 incarichi-produttivita 230928

 

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Venezia, 27 settembre 2023 – Si è svolto questa mattina lo Sciopero del personale che lavora nelle strutture che applicano il contratto AIOP RSA, nello specifico la Società Sereni Orizzonti che, nel veneziano gestisce le Case di Riposo di Marco, Cinto Caomaggiore e Torre di Mosto, oltre alla struttura di Bovolenta nel Padovano che viene gestita dalla nostra provincia. Presso Campo San Tomà a Venezia si è svolto un presidio in prossimità della sede della Giunta Regionale.

Il contratto è scaduto ormai da 11 anni e, va sottolineato, NON E’ STATO SOTTOSCRITTO dalle Organizzazioni Sindacali Confederali, ma da Sindacati di comodo con la conseguenza che viene favorito il dumping salariale. A gennaio scorso, nel momento in cui la multinazionale Sereni Orizzonti ha manifestato l’intenzione di applicare questo contratto nelle proprie strutture, ci siamo fortemente opposti, perchè veniva a crearsi un forte sperequazione in termini salariali, ma anche di diritti, per il personale.

“Non possiamo non sottolineare l’ostilità manifestata nei giorni scorsi quando abbiamo affisso le bandiere fuori dalle strutture – dichiarano Greta Fontana e Federica Bonaldo della Segreteria UIL FPL Venezia – e questo ci rafforza nelle nostre convinzioni di come questa battaglia debba essere affrontata con determinazione a tutela del personale che rappresentiamo”

Allo sciopero, proclamato inizialmente da tutte e 3 le Organizzazioni Sindacali, si è defilata la Cisl Fp che, nei giorni scorsi ha sottoscritto un accordo di armonizzazione accettando in sostanza, le condizioni datoriali.

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San Donà, 19 settembre 2023 – Continua il confronto con l’Amministrazione dell’Ulss 4. Ecco la sintesi di quanto discusso oggi.

  • PRODUTTIVITA’ 2022 E FONDI: siglato l’accordo che potete scaricare cliccando 👉 qui nel quale vengono garantiti anche per il 2022 i medesimi meccanismi premianti degli anni precedenti e gli stessi importi economici. Un accordo importante e mai scontato, che consente di poter liquidare il saldo con la mensilità di ottobre. Nei prossimi incontri verranno definite le modalità e l’utilizzo delle risorse residue accantonate.
  • INDAGINE CLIMA ORGANIZZATIVO: scarsa l’adesione del personale al questionario somministrato qualche mese fa, pari a circa il 54%. I punti di maggior interesse segnalati riguardano il miglioramento della crescita professionale, la formazione, la valorizzazione delle risorse e la semplificazione delle procedure e sviluppo di benefit riservati al personale. Ci vengono presentate una serie di azioni positive che l’Azienda intende adottare volte a migliorare la comunicazione interna con i dipendenti, che verranno maggiormente coinvolti nel miglioramento dei processi, ma verranno definiti anche specifici progetti – finanziati con le risorse derivanti dal PNRR – tra i quali la realizzazione di una nuova foresteria per il personale, adeguamenti strutturali e dei sistemi informatici.
  • UOC MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE SAN DONA’a seguito di una valutazione dei dati sull’afflusso dell’utenza verrà rivisto l’orario di apertura, che sarà dal lunedì al venerdì (8 alle 20), il sabato dalle 8 alle 14. Ma dopo mesi di valutazioni e proposte delle OOSS, ad oggi l’Azienda non ha ancora chiarito se l’articolazione della matrice oraria del personale sarà su 5 o 6 gg…..

A margine abbiamo chiesto ancora una volta di sviluppare un regolamento che definisca criteri e modalità per lo spostamento volontario del personale tra le aree. Veniamo informati che con la mensilità di settembre e ottobre verranno liquidate le competenze (per ora) anni 2019 e 2020 al personale beneficiario degli incentivi ex-art.113 D.Lgs 50-2016. Inoltre, siamo stati informati che slitterà l’avvio del nuovo sistema informatico regionale SIO e che a brevissimo verranno ripristinate le consegne dei cartellini del personale.

Abbiamo calendarizzato una serie di incontri per definire altri argomenti importanti, primo fra tutti il nuovo sistema degli incarichi e le relative pesature, ma anche per definire i criteri per i nuovi DEP dal 1.1.2023. Il prossimo è previsto per lunedì 9 ottobre.

Presenti al tavolo per la UIL Oreste Montagner, Giovanna Zorzetto, Nazzarena Bona, Francesco Menegazzi Stefano Boscolo.

Clicca qui per scaricare il volantino.

ASL4 – 230919 Comunicato UIL 7-2023 produttivita – benessere organizzativo – mfr

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Mestre, 11 settembre 2023 – Sono servite 2 trattative e alcune revisioni per sottoscrivere, finalmente, due importanti accordi su alcuni istituti contrattuali che, al momento sono stati sottoscritti da UIL e CISL ma non ancora da CGIL. Gli accordi riguardano:

TEMPI DI VESTIZIONE – CONSEGNE – al personale turnista vengono riconosciuti 15 minuti per turno per il tempo dedicato alla vestizione e consegne. Inoltre, al personale giornaliero vengono garantiti 30 minuti di pausa.

CONGEDI RETRIBUITI PER VISITE ED ESAMI ART.34 – il personale interessato può fruire di permessi retribuiti per visite mediche (max.12 ore/anno), sia su base giornaliera che oraria, min. 1 ora/die, condizione di maggior favore rispetto al CCNL.

FORMAZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO – sottoscritto l’accordo proposto nei precedenti incontri, il quale definisce il fondo delle ore 2023 da destinare alla formazione e al diritto allo studio. Il lavoratore interessato potrà richiedere dei permessi retribuiti, entro il 30 novembre di ogni anno, per il conseguimento di percorsi di studio universitario, post – universitario, di scuola di istruzione primaria, secondaria e di qualificazione professionale (compresi i corsi ECM).

Viene presentata un’ipotesi di accordo per disciplinare l’istituto del PART-TIME, il quale richiede alcune riflessioni e integrazioni prima della sottoscrizione. Una volta elaborato verranno sodisfatte, finalmente, le numerose richieste che arrivano dai lavoratori.

“Siamo soddisfatti degli accordi sottoscritti – affermano Stefano Boscolo Agostini della UIL FPL e Mara De Rossi delegata aziendale della struttura – sostanzialmente sono state accettate le nostre proposte, ma riteniamo sia indispensabile dare velocemente seguito a una serie di incontri, al fine di regolamentare velocemente altri istituti contrattuali, come part-time, contingenti minimi, mensa, welfare, produttività, ferie solidali, ecc….”

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Mestre, 6 settembre 2023 – E’ un grido di allarme quello lanciato dalla UIL Veneto e dalla UIL FPL di Venezia sulla carenza dei professionisti infermieri, la cui professione ormai non è più appetibile.

I dati delle preiscrizioni ai Corsi di Laurea per l’anno Accademico 2023-2024 nelle due Facoltà di Medicina e Chirurgia di Verona e Padova sono assolutamente preoccupanti, ed è realmente a rischio la tenuta di tutto il sistema socio sanitario. Sono complessivamente 1984 i posti complessivi disponibili nelle 2 Facoltà di Medicina e Chirurgia di Padova – 1050 – e Verona – 604 ai quali si sommano i 150 posti di Trento e i 130 di Bolzano, ma i dati delle immatricolazioni come prima scelta sono davvero allarmanti.

“Lo scorso 4 settembre sono scaduti i termini per le preimmatricolazioni, iniziate a metà luglio scorso sono solo poco più di 800 le domande presentate all’Università di Padova come opzione di prima scelta pari a circa il 80%, come si vede dalla tabella – affermano Igor Bonatesta e Francesco Menegazzi rispettivamente Segretario Confederale UIL Veneto e Segretario Generale UIL FPL di Venezia – ma il fabbisogno risulta comunque sottodimensionato, poiché le esigenze di turn-over di infermieri per i prossimi anni ricomprende non solo la Sanità Pubblica, ma anche gli Ospedali Privati e le Case di Riposo, che sono al collasso”.

Peraltro questo è un dato in parte fuorviante, poiché non è garantito che tutti coloro che iniziano questo percorso di studi lo portino a termine vuoi perché si ritirano anzitempo, vuoi perché negli anni successivi, gli studenti provano ad iscriversi ad altri corsi universitari, medicina per prima, ma anche fisioterapia, tecnico di radiologia, etc… Ne consegue che, in media, gli infermieri laureati dopo 3 anni sono circa il 30% in meno di quelli iscritti.

“Il paradosso dell’incremento dei posti disponibili per il Corso di Laurea in Medicina – proseguono i sindacalisti della UILsta determinando un ulteriore impoverimento nella scelta di questa professione. Come annunciato di recente dal Ministro Bernini, solo quest’anno sono stati incrementati di circa 4000 i posti disponibili in tutta Italia i posti dall’anno accademico 2023-2024. La conseguenza è che gli studenti optano con più facilità per un percorso di studi che dura sicuramente di più, ma inevitabilmente più redditizio a lungo termine”.

Numero massimo di posti per corso di laurea nelle diverse sedi gestite dall’Università di Padova – si evidenzia come le preiscrizioni per la sede di Mestre/Mirano siano il 65% dei posti disponibili (130 su 200), mentre quello della sede di Portogruaro sia addirittura del 32% (32 su 100)


QUALCHE RIFLESSIONE – Perché siamo arrivati a questo punto?

  1. Una sbagliata programmazione formativa: da molti anni sollecitavamo una revisione del numero chiuso, o quantomeno di incrementare i posti disponibili ai corsi di laurea, iniziativa che avvenuta solo qualche anno fa, ma sempre in numero insufficiente rispetto alle esigenze. Da anni, l’Ordine degli Infermieri OPI e il Sindacato sollecitava una profonda revisione dell’impianto per agevolare le immatricolazioni e creare appetibilità al corso di laurea. Il numero chiuso negli anni scorsi, di fatto ha scoraggiato molti potenziali ragazzi lusingati da un percorso di studi che è ricco di soddisfazioni e prospettive, facendogli preferire altre carriere in ambito sanitario, ma non solo.
  2. L’infermiere è diventata ormai una professione poco attrattiva, sono sempre meno i giovani che vogliono intraprendere un percorso di studi che è impegnativo, ma che, forse non è noto, darà sicuramente sbocchi professionali immediati sia nell’ambito del lavoro pubblico che rispetto alla libera professione.
  3. La vocazione, ovvero la passione e propensione che spinge a intraprendere questo mestiere. Sono cresciute le responsabilità insieme alle competenze senza un’adeguata valorizzazione della professione sia in termini economici che di riconoscimento da parte della popolazione. Il ruolo dell’infermiere continua ad essere visto ancora come subordinato, tant’è che spesso viene chiamato paramedico, un vocabolo che ne sminuisce la professione e l’identità. Non parliamo delle continue aggressioni che il personale subisce, non solo che lavora nei pronti soccorso in prima linea, ma anche per coloro che operano nelle psichiatrie e sedi distrettuali.
  4. Il Covid ha stravolto le priorità: se prima del 2019 era il posto pubblico, per dirla alla Zalone, l’obiettivo del neo laureato in Scienze Infermieristiche, da quando nel mercato si sono imposte le cooperative a gestire pezzetti di Sanità Pubblica, il meccanismo si è rovesciato, e sono sempre più frequenti le dimissioni, anche di professionisti ultracinquantenni, che abbandonano il lavoro sicuro nel posto pubblico per dedicarsi alla libera professione.
  5. Gli stipendi: c’è poco da fare, un infermiere guadagna troppo poco rispetto ad un collega di altri paesi europei, la conseguenza è anche che molti professionisti provenienti dall’Est o anche dal Sud America preferiscono scegliere Inghilterra, Germania, Francia o anche la stessa Spagna, dove il lavoro viene remunerato di più. In Italia un infermiere guadagna 28.000€ annui lordi, a fronte dei quasi 40.000€ del collega francese o 54.000€ di quello tedesco.
  6. Sono ancora molte le limitazioni e i vincoli rispetto alla possibilità di esercitare la libera professione: la recente norma prevista dall’art.13 del DL 34 del marzo 2023 è ancora troppo rigida e comporta costi aggiuntivi quali la necessità di stipulare un’assicurazione per colpa grave o di iscriversi necessariamente all’ENPAPI – l’Ente di Previdenza degli infermieri libero professionisti, che di fatto scoraggia questa scelta.

QUALCHE NUMEROGli infermieri in Veneto sono circa 33.000, dei quali circa 23.000 operano in Sanità Pubblica, e poco meno di 10.000 distribuiti tra Ospedali Privati, le 351 Case di Riposo e altri contesti Territoriali. La stima è di una carenza di circa 1200-1300 infermieri, con criticità importanti soprattutto nel Veneto Orientale e nelle zone montane.

Nel territorio veneziano sono circa 6570 gli iscritti all’Ordine Professionale degli Infermieri (OPI), un dato che corrisponde grossomodo al personale che opera nel territorio provinciale. In ASL 3 sono circa 3380 gli infermieri in servizio (a fronte di un fabbisogno di 3520 – DDG dell’Ulss 3 Serenissima n°348-2022), e poco più di 1000 in ASL 4. Va sottolineato che nel Veneto Orientale è già scaduta la graduatoria per infermieri di recente deliberata da Azienda Zero. A questi vanno aggiunti coloro che lavorano nei 5 Ospedali Privati (Villa Salus, Policlinico San Marco, Fatebenefratelli, IRCSS San Camillo e Casa di Cura Rizzola) oltre alle circa 40 Ipab e Case di Riposo gestite da cooperative. Da una nostra analisi mancano non meno di 150-200 unità per continuare a garantire il rispetto dei minimi assistenziali.

L’età media di un infermiere è elevata, oltre i 50 anni, ma bisogna tenere presente anche delle numerose prescrizioni e di conseguenza le inevitabili limitazioni che questo lavoro negli anni comporta, per cui non sono rari i casi nei quali, specie nel pubblico, l’infermiere è stato assegnato ad altre attività compatibili con il suo stato di salute.Riteniamo che l’avvio delle Case di Comunità nel territorio sia un’iniziativa lodevole e di prospettiva, ma che allo stato attuale non possa venire garantita proprio dalla pesantissima carenza di professionisti sul mercato, a meno che il sistema pubblico non si indebiti ulteriormente attraverso il purtroppo noto meccanismo di convenzione con le cooperative con costi che rischiano di diventare spropositati e con la difficoltà di verificare la qualità dei servizi erogati agli enti appaltanti.


CONCLUSIONIUno scenario che non è mai stato così preoccupante, per l’immediato e in prospettiva. Il proliferarsi dei Centri di Medicina privati nel territorio, come quello che stanno costruendo in zona Terraglio poco lontano dall’Ospedale dell’Angelo, rischia di dare il colpo di grazia alla tenuta del sistema. C’è bisogno di investire di più sul personale. C’è la necessità di garantire stipendi adeguati attraverso contratti di lavoro realmente appetibili. C’è bisogno di continuare a investire sul sistema salute da parte dello Stato ma anche della nostra regione. Il rischio è, davvero, quello di dover abdicare al privato, dove solo chi può riesce a garantirsi le cure. Allora avremmo davvero fallito.

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Venezia, 6 settembre 2023 – Ci sono voluti 3 incontri e solo attraverso la mediazione della Regione Veneto la soluzione è stata trovata.

In relazione al cambio di appalto da Sodexo Spa a Montalto Srl, il personale passerà alle dipendenze della nuova società senza soluzione di continuità, mantenendo la RAL attualmente percepita da ogni Lavoratore attraverso un superminimo non riassorbibile.

Tale cambio d’appalto comporterà il passaggio per questo personale al CCNL Aris RSA e garantirà un orario settimanale di 36 ore per 3 unità e di 30 ore per le altre 3, invece delle 38 ore che svolgono attualmente.

“E’ il miglior risultato possibile – dicono Luigino Boscaro e Massimo Del Vecchio della UIL Tucs – che non farà perdere i diritti acquisiti con il precedente contratto. Spiace tuttavia sottolineare come, per ottenere questo obiettivo, siamo stati costretti a rivolgersi agli Uffici della Regione Veneto (nello specifico è dovuta intervenire la Gestione Crisi aziendali e Incentivi alla Rioccupazione  della Direzione Lavoro) con la mediazione della Dr.ssa Mandich”.

Montalto Srl si è comunque impegnata formalmente a ripristinare le 38 ore al personale qualora il servizio e le necessità organizzative lo richiedano.

“Auspicavamo si potesse applicare il CCNL Aris Aiop della Sanità Privata – aggiungono Stefano Boscolo e Francesco Menegazzi della UIL FPL – che presenta maggiori tutele e ritenevamo fosse più indicato, se non altro perchè è quello applicato all’intera struttura.

Il cambio di appalto è porevisto per lunedì 11 settembre, in calce l’accordo sottoscritto che è possibile scaricare cliccando qui.

23.09.06 – MENSA SAN CAMILLO accordo firmato

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Mestre, 10 agosto 2023 – Ci sono voluti quasi 2 anni di trattative, diverse stesure, innumerevoli revisioni, ma, anche duri scontri con la controparte che hanno dato luogo lo scorso anno scolastico 2021-2022 allerogazione del Premio di risultato PDR attraverso un atto unilaterale, le parti hanno finalmente raggiunto un accordo.

Lo scorso 27 luglio tra il Comune-Ames e le organizzazioni sindacali CGIL-CSIL-CSA e UIL-FPL si è sottoscritto il nuovo PDR che sarà in vigore per due anni scolastici 2022-2023 e 2023-2024. Il meccanismo concordato è totalmente diverso dalle edizioni precedenti, sono state inserite modalità e criteri più elastici per i lavoratori e molte più tutele. Inoltre gli obiettivi generali che rappresentano il perno dellimpianto sono facilmente raggiungibili e mirano soprattutto a valorizzare limpegno dei lavoratori attraverso il grado di soddisfazione degli utenti.

Questa novità permette ai lavoratori di ricevere la parte della quota economica pari al 35% dellimporto stanziato se raggiungono almeno la sufficienza da parte dellutenza – afferma Greta Fontana della Segreteria UIL FPLmentre la parte economica restante, pari al 65%, si basa sulle effettive presenze in servizio come già avveniva nel passato. Viene tuttavia allargato il range delle assenze tollerate ai fini dellerogazione del premio, passando dai vecchi 23 giorni massimi e annesse scale di decurtazione economica ad un massimo di 45 giorni senza più nessuna decurtazione per rientrare tra gli aventi diritti al premio. Infine, per garantire un certo livello di flessibilità e tolleranza alle situazioni impreviste dei lavoratori, sono state introdotte alcune tipologie di assenze in regime di salvaguardia, ad esempio la convalescenza post-operatoria che verrà considerata come presenza per un periodo di massimo 30 giorni lavorativi ma anche i tre giorni annui di congedo per motivi personali.”

Un ottimo risultato è stato ottenuto anche sulle penalizzazioni che lazienda nel passato aveva istituito come deterrente alle molte assenze, pertanto, è stata abolita la decurtazione delle assenze doppie nelle singole giornate del lunedì e in tutto il mese di luglio.

Come UIL-FPL – prosegue Fontanasiamo consapevoli che ci sono ancora diverse aree da migliorare e dettagli da affinare come ad esempio istituire un parametro meritocratico che tenga conto della perfomance individuale di ogni lavoratore. Ma riconosciamo positivamente il P.D.R. sottoscritto in quanto comporta dei benefici economici per i lavoratori seppur esigui, auspicando che questo accordo rappresenti il primo passo per arrivare ad avere un contratto che superi gli attuali part-time verticali portando così all’estensione a 12 mesi per tutti i lavoratori, come da sempre auspicato dalla UIL FPL.”

Clicca qui per scaricare l’accordo.

Clicca qui per andare alla pagina di Ames.

AMES – accordo PDR 2022-2023 e 2023-2024

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